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Marco Carta in questi giorni è al centro di un evento che ha dell’incredibile: come hanno riportato moltissime testate giornalistiche il cantante è stato arrestato con l’accusa di furto aggravato a Milano, in un punto vendita de La Rinascente.
Si era mantenuto il massimo riserbo sul nome della donna di cinquantatre anni che è stata arrestata con il cantante ma oggi, a distanza di qualche giorno, emergono dettagli fondamentali sull’identità della “partner in crime” di Marco Carta.
Domenica scorsa Marco Carta è entrato in un punto vendita de La Rinascente a Milano in compagnia di una donna cinquantatreenne che risponde al nome di Fabiana Muscas.
La donna, di origine sarda, è una persona piuttosto eccentrica: amante di piercing e tatuaggi, lavora in qualità di infermiera ed era completamente incensurata prima dei fatti di qualche giorno fa.
La refurtiva del colpo, che consisteva in sei t – shirt da 200 Euro ognuna è stata trovata all’interno della borsa della donna: gli addetti alla sicurezza l’hanno perquisita dopo che gli allarmi antitaccheggio erano scattati a causa di alcune piastrine pieghevoli nascoste nel tessuto delle maglie.
A causa del fatto che la refurtiva era contenuta nella borsa della donna, Marco Carta ha sostenuto fin dal principio di essere completamente estraneo al furto, ma la deposizione di un addetto alla sicurezza, che aveva pedinato i due all’interno del negozio, getta sulla questione una luce completamente differente.
Secondo quanto affermato dal vigilante de La Rinascente, Marco Carta ha avuto parte attiva nel furto: il cantante è infatti entrato in uno dei camerini di prova del negozio, quindi la donna gli ha passato una per una le magliette e infine la propria borsa.
Quando è uscito dal camerino il cantante non aveva più con sé le magliette in questione e ha restituito la borsa alla donna.
Subito dopo Marco Carta è entrato nel bagno degli uomini, dove si è liberato della piastre metalliche antitaccheggio che aveva tolto dai capi di abbigliamento che intendeva rubare e, infine, i due si sono avviati verso l’uscita dove però sono stati “beccati” dall’allarme del negozio.
Dopo aver trascorso qualche ora agli arresti domiciliari Marco Carta è stato rilasciato. Anche durante il processo per direttissima che si è svolto sabato mattina, il cantante aveva dato la propria versione dei fatti incolpando completamente la donna. A contraddire completamente la sua versione dei fatti sono arrivate le registrazioni delle telecamere di sicurezza e ovviamente la deposizione del vigilante in borghese che ha fatto egregiamente il suo lavoro.
Il motivo per cui non è stato convalidato il fermo a Marco Carta è nel possesso della refurtiva al momento della perquisizione: dal momento che la borsa con le magliette non era in sui possesso ma sulla spalla della sua complice, Marco ha potuto far ritorno a casa in libertà e pare che in queste ore abbia addirittura potuto lasciare l’Italia.
La prossima udienza del processo a suo carico è fissata per il 20 Settembre.