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Vivien Leigh è il nome femminile associato a “Via col vento”, ma la prima donna ad aver portato al successo questo progetto è Margaret Mitchell, autrice del romanzo che ha poi fatto guadagnare Premi Oscar al film di Victor Fleming.
Scopriamo quindi la storia della scrittrice americana e della sua strada verso il successo.
Margaret Munnerlyn Mitchell, nata ad Atlanta l’8 novembre 1900, è stata una scrittrice statunitense. Cresce in una famiglia agiata composta da padre avvocato e madre suffragetta, noti entrambi perchè politicamente rilevanti. Dopo aver frequentato i primi anni di scuola si iscrive ad un college femminile, il Washington Seminar, per poi orientarsi verso il mondo della medicina.
Una volta compiuti i 18 anni si iscrive poi allo Smith College nel Massachusetts iniziando quindi gli studi al corso superiore di medicina per poi interromperli alla morta della madre.
La giovane torna quindi nella sua città natale dove conosce poi Berrien Kinnard Upshaw che nel 1922 diventa suo marito. Il matrimonio dai due si rivela in realtà fallimentare e per questo i due si lasciano poco dopo.
Dopo questa serie di eventi Margaret riprende in mano la sua vita iniziando a collaborare con l’Atlanta Journal Sunday Magazine realizzando grandi servizi come l’intervista a Rodolfo Valentino. Negli anni a venire decide inoltre di dedicarsi alla stesura di un romanzo che conclude dopo dieci anni, ottenendo però grandissimo successo.
Da questi lunghi anni di sacrificio nasce “Via col vento”, diventato subito un bestseller e riconosciuto nel 1937 attraverso il Premio Pulitzer e la candidatura al Premio Nobel per la letteratura.
Questo romanzo ambientato durante la guerra di secessione diventa anche un progetto del regista Victor Fleming che per aver realizzato la pellicola omonima ottiene 8 premi Oscar su 13 candidature.
Con lo scoppio della seconda guerra mondiale Margaret interrompe la sua vita per dedicarsi al primo soccorso attraverso Croce Rossa americana. Nel 1943 dopo essersi dedicata alla formazione crea anche una Recreation Room per i soldati nel Piedmont Park.
Con la fine dello scontro torna ad Atlanta per proseguire il suo lavoro di scrittrice ma, attraversando un incrocio, l’11 agosto 1949 viene investita e dopo cinque giorni di coma si spegne.
Nel suo testamento l’autrice aveva chiesto che la sua produzione letteraria venisse distrutta e così è stato sebbene siano state trovate successivamente opere come “Lost Laysen”, conservata dall’amico di infanzia Henri Love Angel.