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Marguerite Duras è stata una scrittrice e sceneggiatrice di successo, nota soprattutto per il besteller “L’amante” e il film “Hiroshima mon amour”. Scopriamo la storia della sua vita e le fasi importanti della sua carriera.
Chi era Marguerite Duras
Marguerite Duras, nome d’arte di Marguerite Germaine Marie Donnadieu è stata una scrittrice francese nata a Saigon il 4 aprile 1914. Cresce con il padre dirigente scolastico e la madre insegnante in quello che è l’attuale Vietnam formandosi in collegio. La sua formazione in Indocina segnata da malattie, natura esotica e società coloniale la ispirerà nella stesura dei suoi romanzi.
All’età di 18 anni si trasferisce poi in Francia per studiare scienze politiche, diritto e matematica, ma il suo cuore rimane sempre nel suo paese natale. Duras infatti afferma:
Da otto anni a diciassette ho visto, vicino a Vinh-Long, il sole tramontare fra le risaie… detesto la montagna che mi angoscia e mi nasconde i tramonti. Non mi sono mai abituata ai frutti europei.
Marguerite Duras l’impegno politico e intellettuale
Nonostante la difficile vita in Europa incontra lo scrittore Robert Antelme con cui si sposa e mette al mondo il primo figlio, che lascia in lei un vuoto incolmabile quando muore precocemente. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale Marguerite prende parte alla Resistenza insieme al marito, prima che questo venga deportato a Dachau.
L’autrice collabora con il giornale “Libres” che si occupa di informare le famiglie dei deportati e prende parte al Partito Comunista Francese fino al 1950. Con il passare degli anni incontra Dionys Mascolo, l’intellettuale con cui mette al mondo il suo secondo figlio Jean.
Esordisce nel campo letterario con la stesura del suo primo romanzo “Gli impudenti”, ottenendo però successo solo con la pubblicazione di “Una diga sul Pacifico”, definito da Elio Vittorini come “il più bel romanzo francese del dopoguerra”.
Marguerite Duras tra cinema e letteratura
Duras scrive per il cinema, scrive racconti brevi e soprattutto scrive tanti altri romanzi tra cui il best seller autobiografico dal titolo “L’amante”. Con quest’opera del 1984 vince il Premio Goncourt e realizza la trasposizione cinematografica dal titolo omonimo. Segue la pubblicazione del romanzo “L’amante della Cina del Nord”, riscrittura dell’intera storia.
Tra i suoi successi maggiori ci sono anche “Moderato cantabile”, “Il rapimento di Lol V. Stein” e “India Song” diventati tutti lungometraggi di successo. Noto anche il suo ruolo come sceneggiatrice per il film di successo “Hiroschima mon amour” con cui ottiene anche una candidatura al Premio Oscar alla migliore sceneggiatura originale.