Argomenti trattati
Poetessa, scrittrice, giornalista, drammaturga, artista visiva, insegnante, autrice e conduttrice Rai: tutto questo e molto di più è Maria Grazia Calandrone.
Amante delle parole e delle immagini che da questa possono scaturire, Calandrone è ospite martedì 18 ottobre 2022 presso il salotto di Serena Bortone, Oggi è un altro giorno.
Scopriamo insieme la vita e l’incredibile carriera della scrittrice.
Maria Grazia Calandrone è nata a Milano il 15 ottobre 1964 sotto il segno della Bilancia e attualmente ha 58 anni.
Poetessa e scrittrice, Calandrone è però anche una giornalista, una drammaturga, un’artista visiva, un’insegnante e anche un’autrice e una conduttrice Rai.
Oltre a tutte queste sfaccettature della sua persona, la poetessa scrive anche per Corriere della Sera e 7, mentre dal 2010 pubblica poeti esordienti sul mensile internazionale Poesia.
Oltre a tutto ciò, Calandrone si impegna anche a livello radiofonico, divulgando la poesia a RaiRadio3 in programmi come Alfabetiere Poesia, Poesia in technicolor, Da poeta a poeta (antologia sonora di poesia contemporanea) ed Esercizi di poesia, un’innovativa scuola di poesia aperta a tutti gli ascoltatori e a tutte le ascoltatrici.
Il suo impegno verso la poesia è totalizzante; Maria Grazia Calandrone infatti codirige anche la collana I domani di Aragno Editore, è presente nel Comitato scientifico di Feltrinelli Educational e nel Comitato di redazione di Poesia. Non manca per lei l’esperienza da docente: Calandrone è infatti anche docente di Masterclass per Treccani e giurata dei premi Pagliarani e Musicultura, un documentario sull’accoglienza ai migranti.
Tiene anche diversi laboratori gratuiti nella scuola pubblica, in carceri e DSM, ma presta anche servizio volontario nella scuola di lettura per ragazzi Piccoli Maestri.
Maria Grazia Calandrone ha collaborato anche con Unomattina Poesia (Rai 1), con Rai Cultura e Cult Book (Rai 3). Da anni collabora anche con l’attrice Sonia Bergamasco, per la quale ha composto anche numerosi monologhi (La scimmia bianca dei miracoli e Pochi avvenimenti, felicità assoluta sono due esempi).
La poesia nutre la sua vita e la sua vita nutre la poesia; il suo rapporto con il mondo, con il viaggio e con le parole si traspone nei suoi versi e ne nascono sempre opere nuove.
È stata anche inviata dall’Istituto giapponese di cultura di Roma per viaggiare a Tokyo e Kyoto in occasione del premio Haiku in Italia. Calandrone si innamora di quei luoghi, di quei colori e di quei profumi, tanto da raccontarli proprio nella sua poesia, divenuta ormai internazionale (ci sono traduzioni spagnole e anche francesi).
Se la poesia è il perno della sua più alta ceatività, la scrittura in generale è il motore della sua vita.
Scrive infatti anche libri di prosa, libri di critica e realizza anche traduzioni.
Il 18 ottobre 2022 esce il suo nuovo libro di prosa, intitolato Dove non mi hai portata, edito da Einaudi.
La storia privata della poetessa è intrisa di sofferenza e di enigmi. Per chi non lo sapesse, infatti, la scrittrice fu abbandonata a soli otto mesi su un prato di Villa Borghese, a Roma.
A compiere tale gesto fu la madre di Calandrone, Lucia, ai tempi una ragazza molto giovane che aveva avuto una relazione clandestina con un uomo più grande di lei; da qui l’abbandono, interpretato come “gesto d’amore e di pietà”. Madre e padre, infatti, si sono suicidati subito dopo, buttandosi nel Tevere, nella speranza che altri avrebbero cresciuto quella bambina.
Maria Grazia Calandrone fu adottata da Giacomo Calandrone, un noto dirigente comunista, e da sua moglie Ione, insegnante di scuola di origini siciliane proprio come la madre naturale.
Ai tempi dell’adozione il Sig.Calandrone aveva già 50 anni e purtroppo è mancato quando la figlia aveva solamente 11 anni.
Una vita travagliata, fatta di domande, di poche risposte e di emozioni contrastanti: la scrittura è la sua salvezza, la sua valvola di sfogo, il modo che ha per esprimere tutta se stessa.