Nella storia della Polizia non era mai accaduto, per la prima volta una donna diventa vice capo vicario e si tratta di Maria Luisa Pellizzari, una nomina fortemente voluta del Capo della Polizia Franco Gabrielli. Alle spalle la Pellizzari ha un curriculum di tutto rispetto, aveva già ricoperto importanti incarichi investigativi, manageriali e operativi.
Chi è Maria Luisa Pellizzari
Lo ha deliberato il Consiglio dei Ministri su proposta del Ministero dell’Interno, Maria Luisa Pellizzari è stata scelta per svolgere funzioni di vice direttore generale della Pubblica Sicurezza. Il Capo della Polizia Franco Gabrielli aveva puntato molto sulla sua nomina, la Pellizzari infatti si era già distinta all’interno della Polizia di Stato per aver ricoperto con successo alcuni ruoli importanti e delicati.
Maria Luisa Pellizzari è di Padova, ha 61 anni e una laurea in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Padova. La sua carriera nella Polizia è iniziata nel 1985 come vice commissario ed è stata la prima donna dirigente del Servizio centrale operativo (Sco) e della Direzione investigativa antimafia (Dia). Lo stesso sito della Polizia presenta la nuova dirigente elencando i suoi precedenti successi: “Maria Luisa Pellizzari aveva conseguito importanti risultati al Centro interprovinciale criminalpol Lazio-Umbria- Abruzzo e alla Squadra mobile di Roma” ma era stata anche vice direttore della scuola superiore di polizia, dirigente dell’ispettorato di pubblica sicurezza presso il Senato e infine dal novembre 2017 ha ricoperto anche il ruolo di direttore centrale degli istituti di istruzione.
La Pellizzari si era anche distinta per aver condotto le indagini e l’arresto degli esecutori della strage di Capaci così come di altri latitanti mafiosi come Luca Bagarella nel 1995. Si è occupata negli anni di indagini riguardanti criminalità organizzata e terrorismo. Ha condotto inoltre diverse indagini su un’organizzazione russa con il sequestro di ingenti quantitativi di stupefacente. Infine, nel 2012 ha coordinato le indagini che portarono alla liberazione dell’imprenditore Andrea Calevo e all’arresto dei suoi sequestratori.
Appena dopo la sua nomina a vice-capo della Polizia, in un’intervista rilasciata a Repubblica, Maria Luisa Pellizzari ha detto parole ricche di verità: “Non voglio sminuire il significato di genere di questa scelta che mi inorgoglisce. Ma le donne sono nell’amministrazione da 40 anni, abbiamo questori, vertici di direzioni. […] Se poi guidi con equilibrio, con umanità, ci si scorda quasi il genere. È la forza di andare insieme su un obiettivo, ciò che ho imparato”. Ebbene, accogliamo la scelta di una donna per ricoprire grandi ruoli, come nel caso di Kamala Harris a vicepresidente degli USA, come fosse una sorpresa, una rivoluzione. Le donne già da tempo avrebbero dovuto ricoprire questi incarichi e se ci stupiamo di questi fatti nel 2020 è perché, purtroppo, nel mondo del lavoro è ancora forte la discriminazione nei loro confronti.
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