Lei è libera di fare quello che vuole, io però sono libero di avere un’altra idea dell’immagine che i genitori devono dare ai loro figli. Non ci vedo un grande insegnamento per una bambina nelle foto del calendario della Fico.
Il bue dice cornuto all’asino: si potrebbe riassumere così la vicenda Balotelli – Fico che, francamente, ha sfibrato ogni nostra resistenza.
E non solo perché ogni argomento che volontariamente si protrae per tempi biblici alla lunga stanca, ma poiché al centro della vicenda c’è una bambina alla quale, per il primo compleanno, il regalo più sentito fatto dai genitori è stato un udienza in tribunale accompagnata da un’intervista. Questa volta di Mario Balotelli.
Il calciatore, accumulate le continue dichiarazioni e gli incessanti appelli mediatici della ex compagna Raffaella Fico, si concede di risponderle una tantum, a questo giro in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport.
“Per un anno intero ho cercato un accordo con la Fico su dove, e come, fare il test del Dna. Ho detto sempre che, una volta appurato che la bambina è mia figlia, farò per intero il mio dovere verso di lei. Rispondere alle provocazioni della Fico non servirebbe a me. E non solo: farebbe un danno alla bambina” – e sino a qui parole sagge, se non fosse che sono in totale contraddizione con quanto più volte raccontato dalla showgirl (non domandatevi a chi credere, sarebbe una partita persa in partenza).
Sulle ragioni che sino a ora lo hanno spinto a non voler conoscere Pia, il calciatore coscienzioso spiega:
“Ci ho pensato tante volte. Ma non so se sarebbe stato giusto per la bambina. Non posso presentarmi se non sono sicuro di essere suo padre perché i bambini non vanno delusi dagli adulti che poi spariscono. E io ne so qualcosa. Farò quello che il Tribunale di Brescia deciderà. E spero che non mi diranno soltanto di dare dei soldi alla Fico, perché vorrei anche poter fare il padre stando attento che nessuno danneggi la bambina per smania di notorietà“.
Ma veniamo ai soldi:
“Forse mi hanno scambiato per un emiro o un petroliere” – dice a proposito della richiesta giunta dall’ex fidanzata e spiega di essersi sin da subito reso disponibile per un accordo economico – “Ero disponibile fin da subito a fare un accordo che garantisse la privacy mia e della bambina se il test avesse comprovato che è mia. Ma non hanno accettato“.
L’attaccante del Milan ha le idee chiare sulla mamma di Pia e non esita a comunicarle:
“Quella è una storia finita che mi ha fatto stare male. Ho vissuto mesi difficili e anche in campo il mio rendimento ne ha risentito. Ci sono rimasto malissimo perché avevo creduto che lei mi volesse bene. Invece aveva solo fatto un progetto su di me. Ho imparato una lezione e spero che non ci vada di mezzo la bambina“.
Dulcis in fundo il Calendario sexy della Fico:
“Non sono un santo lo ammetto. Ma ho le mie idee e credo che nella vita contano l’impegno e le capacità professionali… Lei è libera di fare quello che vuole, io però sono libero di avere un’altra idea dell’immagine che i genitori devono dare ai loro figli“.