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Con un timbro inconfondibile, Mario Biondi è oggi una delle voci più belle del panorama italiano e non solo. Scopriamo il suo percorso nel mondo della musica, dagli esordi come turnista al grande successo.
Chi è Mario Biondi
Mario Biondi, nome d’arte di Mario Ranno, è un cantante e compositore italiano. Nato a Catania il 28 gennaio 1971, passa la sua infanzia nella città siciliana unendosi presto al coro della chiesa ed esibendosi per le piazze della zona. Dopo un periodo di formazione e soprattutto studio della lingua inglese inizia il suo percorso nel mondo della musica.
Svolge per un periodo il ruolo di musicista di studio presso alcune piccole case discografiche per poi avvicinarsi a personaggi di grande successo come Ray Charles. Inizia ad orientarsi in questo settore, lasciandosi ispirare dai suoi punti di riferimento musicali, come Lou Rawls o Isaac Hayes, per poi presentare il suo primo singolo ufficiale “This Is What You Are”.
Primi anni di carriera di Mario Biondi
Questo progetto gli permette di farsi notare anche da Norman Jay il quale lo inserisce nella playlist del suo programma trasmesso sulla BBC1. Successivamente pubblica il suo primo album dal titolo “Handful of soul” registrato insieme agli High Five Quintet ottenendo nel giro di qualche mese anche il disco di platino.
L’anno dopo Biondi è già una celebrità e viene invitato al Festival di Sanremo per duettare insieme alla concorrente Amalia Gré con il brano “Amami per sempre”. Sempre nel 2007 pubblica insieme a Mario Fargetta il singolo “No Matter” e collabora con Ornella Vanoni per il brano “Cosa m’importa”.
La Walt Dinsey decide poi di sceglierlo per interpretare due famosi brani della colonna sonora de “Gli Aristogatti”: “Tutti quanti voglion fare jazz” e “Thomas O’Malley”, la versione inglese di “Romeo er mejo der Colosseo”. Nel 2009 sale nuovamente sul palco dell’Ariston duettando insieme a Karima Ammar nella canzone “Come in ogni ora”, brano presentato nella sezione giovani. I suoi duetti proseguono anche dopo il Festival, tra cui si ricorda quello con Renato Zero per il suo album “Presente”.
Il successo di Mario Biondi
Nell’autunno dello stesso anno, Mario Biondi, fa uscire il suo secondo disco: “If”. Alla promozione dell’album si accompagna una nuova collaborazione con Walt Disney, questa volta come doppiatore di Uncino nel film “Rapunzel – L’intreccio della torre”. L’artista ripete l’esperienza anche nel 2011 prestando la voce al cacatua Miguel nel film d’animazione “Rio” e successivamente nel 2014 per il sequel “Rio 2 – Missione Amazzonia”.
Il nuovo decennio si rivela molto fruttuoso, infatti pubblica il suo nuovo album, “Sun”, seguito dall’incisione di canzoni natalizie rivisitate in chiave jazz contenute nel disco “Mario Christmas”. In questi anni escono anche l’album “Beyond”, presentato con il brano “Love Is a Temple” che si rivela di grande successo, e “Best of Soul”, anticipato dall’uscita di “Do You Feel Like I Feel”.
Nel 2018 partecipa al Festival di Sanremo posizionandosi però infondo alla classica. Questo non frena il grande artista che prosegue realizzando progetti di rande valore, come “Nemico invisibile”, e incidendo un nuovo disco: “Dare”.