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Mark Adams sarà tra i giurati del prossimo Festival di Venezia ed è, certamente, uno dei massimi esperti di critica cinematografica a livello mondiale.
Formatosi come giornalista su molte delle più prestigiose riviste cinematografiche e di spettacolo, da diversi anni è direttore del Festival del Cinema di Edimburgo.
Le varie giurie chiamate ad esprimersi sui film in concorso al Festival di Venezia si compongono sempre di personalità che conoscono in maniera approfondita un ambito legato in maniera diretta o indiretta all’arte cinematografica.
Molto spesso i nomi dei giurati non dicono molto al grande pubblico, eppure sono dei veri e propri guru per gli addetti ai lavori.
E’ il caso di Mark Adams, il quale per oltre 25 anni ha scritto di cinema sulle pagine dei maggiori periodici britannici e quotidiani nazionali del Regno Unito. Tra le testate che vantano il suo nome tra quelli dei propri collaboratori Variety, The Hollywood Repeorter, Moving Pictures International e altri.
Grazie alla sua lunga e profonda esperienza nel settore, Mark Adams ha lavorato anche a diretto contatto con l’industria cinematografica ed è stato investito di grosse responsabilità in tutto il Regno Unito.
E’ stato infatti per sei anni capo della programmazione per il National Film Theatre di Londra, quindi è stato direttore della sezione cinema presso l’Istituto di Arte Contemporanea di Londra.
Dopo frequenti e apprezzatissime collaborazioni in qualità di critico e consulente con i maggiori Festival del mondo, Mark Adams ha ottenuto la direzione dell’Edinburgh International Film Festival, che guida dal 2015.
Dopo la partecipazione in qualità di giurato al prossimo Festival di Venezia, Mark Adams è già stato invitato a prendere parte al Festival del Cinema di Toronto, segno che la sua fama è enorme anche al di là dell’Atlantico e che i Festival Cinematografici così come il mondo della critica cinematografica in generale non è divisa da odi, invidie e inutili competitività di tipo campanilistico.
Il Festival di Venezia 2019 si avvarrà della presenza del critico cinematografico nella sezione Orizzonti, che comprende ogni anno un massimo di diciotto film tra cui possono essere compresi cortometraggi della durata massima di venti minuti. Le opere selezionate per questa categoria vengono scelte sulla base della creatività espressa dal regista e sulla capacità dell’opera di creare una nuova tendenza nell’ambito della cinematografia internazionale.
Particolare attenzione viene data agli autori emergenti o a stili cinematografici minori.
Come tutti gli altri film presentati in concorso al Festival di Venezia, anche le opere della sezione Orizzonti devono essere assolutamente originali e presentate al Festival in prima assoluta.
E’ chiaro che il talento critico e la capacità di intuire le potenzialità di opere e di autori non ancora conosciuti sia una caratteristica essenziale per i giudici a cui verrà affidata la sezione Orizzonti: non stupisce che Mark Adams sia stato scelto proprio per far parte della giuria che ha una responsabilità maggiore delle altre nei confronti del cinema dei prossimi decenni.