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La marmellata di limoni è una delle più gustose che si trovano in circolazione.
Quale prodotto acquistare? Vi sono diverse ricette per produrre da soli marmellata al limone ma, in determinati casi, si può comprare anche in negozio, se non vogliamo prepararla. Come conservarla?
Per realizzare la marmellata di limone abbiamo bisogno di limoni e zucchero. Sono questi gli unici due ingredienti che ci servono. Se vogliamo ottenere una consistenza piuttosto densa, si può eventualmente aggiungere della pectina. La pectina si trova in alcuni tipi di frutta, ad esempio nelle mele cotogne, ma si può acquistare anche in pratiche bustine.
Gli ingredienti sono sempre gli stessi: l’unica cosa che può variare, a seconda delle ricette, è la quantità di zucchero per kg di frutta. Ciò varia a seconda del fatto che si voglia una marmellata più dolce oppure no. Tutto ciò, quindi, dipende dal proprio gusto personale.
Vediamo le migliori ricette riguardanti la marmellata di limoni. Abbiamo bisogno di 1 kg di limoni e 700 g di zucchero.
In primo luogo ci dobbiamo assicurare che i limoni siano d’origine biologica e che non siano stati trattati.
I limoni vanno per prima cosa puliti sotto acqua fredda corrente. Si può procedere al lavaggio con un po’ di bicarbonato, se lo ritenere necessario. I limoni vanno tagliati a fettine molto sottili, di appena pochi millimetri. Si dovrà eliminare i semi e anche le parti più esterne senza la polpa.
E’ necessario poi mettere le fettine di limone in una grossa ciotola, piuttosto capiente. Successivamente si deve aggiungere acqua alla ciotola fino a ricoprire tutte le fettine di limone e si lascia a riposare per circa 2 ore.
Trascorso questo tempo si scolano i limoni, si spostano poi in una pentola e si aggiunge nuovamente acqua pulita fino a ricoprirli di nuovo. Si porta a bollore e si fa cuocere per circa 5 minuti, poi si dovrà scolare il tutto.
Teniamo da parte circa 350 ml di acqua di cottura. Si mette, poi, in una pentola i limoni bolliti, si aggiungono i 350 ml di acqua di prima e lo zucchero, andando a cuocere per almeno 40 minuti. Quando la marmellata avrà raggiunto la tipica consistenza, si potrà spegnere il fuoco.
Alcuni preferiscono frullare il tutto, altri no. Potete anche frullarla parzialmente. E’ necessario, poi, versare subito la marmellata in vasetti sterilizzati.
Si va a chiudere bene con il coperchio i vasetti, si capovolgono e si lascia raffreddare il tutto in questa posizione.
Questa ricetta prevedeva meno zucchero rispetto alla quantità di frutta.
Vediamo, adesso, un’altra ricetta che prevede 1 kg di limoni e 1 di zucchero, oltre all’uso dell’acqua. Si inizia a lavare i limoni sotto l’acqua fredda corrente, spazzolando bene la buccia con cura per togliere lo sporco eventuale, con l’aiuto di una piccola spazzola da cucina.
In genere si usano i limoni di Sorrento, che hanno una polpa più dolce rispetto agli altri tipi di agrumi. In questo modo, la marmellata risulterà meno amara. Una volta sciacquati bene i limoni sotto l’acqua fredda corrente si andrà ad asciugarli con un panno e si metteranno su un tagliere.
Si taglia a fette molto sottili i limoni e si va ad eliminare i semi. Mettiamo, poi, le fette di limone ottenute in una ciotola molto grande e capiente.
Vi versiamo sopra acqua fredda fino a ricoprirli per bene. Si copre la ciotola con la pellicola da cucina e si lascia a macerare a bagno a temperatura ambiente per 24 ore.
Una volta che le 24 ore saranno passate, si scolano le fettine e le mettiamo di nuovo in una ciotola con nuova acqua fredda. Stendiamo ancora un velo di pellicola sulla ciotola e lasciamo macerare ancora per 24 ore in ammollo, sempre a temperatura ambiente.
Questo procedimento serve per togliere il gusto amaro e particolarmente acido dei limoni.
Una volta passate ancora le 24 ore, si va a scolare ancora le fette di limone e le mettiamo in una pentola con acqua pulita, fino a coprire il tutto. Si mette a bollire poi sul fuoco. Una volta che il composto è arrivato a bollire, si scola e si tiene da parte 350 ml di acqua di cottura.
Si rimette poi il tutto nella pentola e si irrora con l’acqua di cottura che avremo messo da parte precedentemente.
Si unisce lo zucchero e si andrà a cuocere a fuoco medio per circa 40 minuti, avendo cura di mescolare di tanto in tanto. Mentre la marmellata cuoce, si può procedere alla sterilizzazione dei barattoli e dei tappi. E’ possibile farlo in forno, in microonde, a bagnomaria o in lavastoviglie.
Una volta terminata questa operazione, si andrà a controllare la cottura della marmellata di limoni. E’ sufficiente fare la “prova del piattino” per vedere se la composta è pronta. Si versa mezzo cucchiaino di composto su un piatto e incliniamolo. Se la marmellata cola, vuol dire che non è ancora pronta. Se, invece, rimane soda, è pronta.
Mettiamo la marmellata ancora calda nei barattoli sterilizzati e lasciamo circa 1 cm di spazio dal bordo.
Avvitiamo bene i tappi e facciamo raffreddare capovolti. Una volta che i barattoli saranno freddi si dovrà verificare se si è creato il sottovuoto. Si deve premere il centro del tappo. Se non fa rumore, il sottovuoto è avvenuto. Se non si ama particolarmente il gusto amarognolo dei limoni, si può pensare di eliminare la scorza e le parti bianche dell’agrume. Altrimenti, si può utilizzare anche tutto il frutto, a piacere.
Se non vogliamo realizzare la marmellata fatta in casa, è possibile anche comprarla. Nei supermercati troviamo moltissimi tipi di marmellate, a diversi gusti. In alternativa, si possono acquistare anche su internet, ad esempio su siti come Amazon. Si tratta di prodotti che non costano molto ma, sul web, esiste anche la possibilità di fruire di alcuni sconti. Alcuni tipi di marmellate sono proprio biologiche, altre no.
La marmellata di limoni La Fattoria di Priscilla è uno dei migliori prodotti in circolazione su amazon.
L’acquisto è sicuro e spesso c’è la possibilità di non pagare nemmeno le spese di spedizione. La troviamo ad un costo piuttosto accessibile: poco più di 5 euro per 350 kg. In pratica, il prodotto va a poco più di 14 euro al kg.
Si tratta di un prodotto particolarmente naturale, disponibile anche in confezione regalo. E’ una marmellata di limoni di Sicilia. Altri ingredienti sono il succo di limone, lo zucchero e la pectina.
Il totale di frutta usata su 100 g è di 48 g, mentre lo zucchero totale è di 52 su 100 g.
Sempre a base di limoni di Sicilia, consigliamo l’acquisto della marmellata marcata Fratelli Fiasconaro. Costa poco più di 6 euro e si trova sempre su Amazon. La consegna è sicura e il prodotto è garantito nella sua integrità. La lavorazione avviene senza conservanti, così com’è scritto proprio sulla confezione.
La confezione è di 360 g.
Come conservare la marmellata fatta in casa? E’ necessario, come abbiamo visto, un trattamento termico, che sia a bagnomaria, in lavastoviglie, in forno o nel microonde.
Questo ci serve ad eliminare una buona parte dei microbi che si potrebbero formare, ad esempio il botulino.
In realtà, dobbiamo dire che le intossicazioni da botulino per la marmellata sono rare, anche perché l’ambiente acido ne rende più difficile il suo sviluppo. Lo stesso discorso vale anche per il batterio Clostridium B. Ma la prudenza, in ogni caso, non è mai troppa.
Si va a riempire di marmellata i vasi di vetro lavati e asciugati, si lasciano aperti e si chiudono poi bene dopo pochi minuti.
Poi mettiamo il tutto in una pentola alta e capiente. Il livello dell’acqua dovrà superare di 2-5 cm il tappo dei vasetti. Andiamo a mettere dei canovacci sul fondo della pentola e anche tra un vasetto e l’altro. In questo modo, si eviterà l’esposizione diretta al calore. Si porta il tutto a bollore per circa 20-40 minuti, aggiungendo ancora acqua se dovesse calare per la bollitura.
Spegniamo, poi, il fuoco e si rimuovono i vasetti solo quando l’acqua sarà fredda. Si asciuga il tutto, si verifica che i vasetti siano chiusi in modo emetico e si mette il tutto in un luogo fresco, buio e aerato. La conseevazione dipende dall’uso dello zucchero. Se la confettura è formata da zucchero e frutta in egual misura, se perfettamente chiusa, si conserva anche per più di un anno.
In alternativa, se realizzata con percentuali più basse di zucchero, si va a conservare per un periodo inferiore.
Nel caso di confetture industriali, è sufficiente guardare la data di scadenza apposta sulla confezione. Una volta aperte, tutte le marmellate, fatte in casa e non, andranno conservate in frigorifero e poi consumate entro circa 3 settimane dall’apertura.
Qualora sulla superficie all’apertura vi fossero bolle d’aria, imperfezioni o muffa, è meglio gettare il tutto. Mettendo un’etichetta alle marmellate con la data di produzione, non sbaglieremo sul loro consumo e potremo stare tranquilli di usare un prodotto ancora buono.