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Di solito il matrimonio è uno dei giorni più belli della vita per sposa e sposo, ma al tempo del Coronavirus, rischia di essere rovinato e non vissuto come si dovrebbe. Questo perché per motivi logistici e di emergenza, i matrimoni non possono essere celebrati secondo il rituale tradizionale. Allora la domanda sorge spontanea: meglio rimandare o no? La risposta qui di seguito.
Se volete celebrarlo lo stesso, rinviarlo oppure annullarlo è a vostra libera scelta. Nel primo caso, l’unica soluzione che avete è celebrarlo su un balcone facendovi sposare da un vicino di casa come ha fatto Alba Dìaz, una wedding planner galiziana, col suo fidanzato.
In alternativa, potete annullarlo o rimandarlo di qualche mese. La soluzione migliore sarebbe posticiparlo, assicurandovi che per quel periodo si possa celebrare senza problemi in qualsiasi luogo e con un numero contenuto di invitati. Infatti il rischio è proprio quello di non poter festeggiare insieme a parenti e amici.
Tutto ovviamente dipende dall’evolversi della situazione del Coronavirus e solo in base ad essa, il governo potrà decidere se già verso luglio-agosto la vita delle persone ritornerà quella di prima, sempre con limitazioni e molti accorgimenti. Si consiglia tuttavia di aspettare verso settembre-ottobre, quando molte restrizioni si saranno sciolte (salvo complicanze), sperando anche quella degli assembramenti.
Rinviare il matrimonio: cosa fare?
Se avete deciso per il rinvio, ecco alcuni consigli da seguire:
- partite dalla burocrazia e riprendete tutti gli accordi presi con location, chiesa/comune, fotografo, catering, allestimenti floreali: se avete già dato acconti, segnateveli e concordate altre date;
- procedete con gli inviti: non è necessario far ristampare le partecipazioni, ma avvisate parenti e amici tramite Whatsapp o un gruppo su Facebook;
- pensate per ultimo alle nozze: non perdete nulla tra soldi e caparre, ma gli acconti possono essere trasformati in voucher utilizzabili in un altro periodo dell’anno.