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La prima puntata della nuova stagione del Maurizio Costanzo Show è andata in onda e ha portato con sé numerose polemiche.
Il conduttore, intervistato dall’Adnkronos, ha risposto a tutte le critiche e ha anche dato un consiglio ai gestori di teatri.
Il Maurizio Costanzo Show è tornato ad allietare le serate degli italiani. La storica trasmissione del marito di Maria De Filippi è tornata in scena nel bel mezzo della pandemia da Covid-19, ma non ha visto grandi stravolgimenti. Nonostante l’ultimo Dpcm vietasse l’apertura dei teatri, Costanzo è riuscito a riaprire i battenti.
E’ proprio questo il motivo che ha sollevato la polemica. Michele Anzaldi, deputato di Italia Viva che fa parte della commissione dei servizi di vigilanza della Rai, ha twittato:
“Il Maurizio Costanzo Show va in onda da un teatro. Ieri sera la prima puntata su Canale 5 con il pubblico in sala: occupate tutte le poltroncine, separate da divisori in plexiglas. Perché con gli stessi accorgimenti non possono restare aperti anche tutti gli altri teatri?”.
Le parole del politico non hanno fatto altro che alimentare un malcontento generale che tutte le categorie stanno vivendo nei confronti di quello che sembra a tutti gli effetti un secondo lockdown.
https://twitter.com/Michele_Anzaldi/status/1321418449931931648?ref_src=twsrc%5Etfw
Costanzo, raggiunto dall’Adnkronos, ha replicato piccato alla polemica e ha chiesto ai gestori di teatri & Co di seguire il suo esempio. Maurizio ha dichiarato:
“Volete sapere come funziona? E’ facile: il pubblico della mia trasmissione prima di entrare fa il test sierologico, e così tutti gli ospiti. Fra una persona e l’altra c’è un plexiglass, e anche fra un ospite e l’altro c’è un plexiglass. Perché non fanno così anche nei teatri? Possono farlo tutti. Facciano così, invece che rompere e fare polemiche! Possono farlo tutti. Certo, specifico che il pubblico viene in teatro un’ora e mezzo prima, perché possa essere fatto il test su ciascuno. Quindi io pago gli infermieri, il personale, il plexiglass. Il proprietario del cinema all’angolo faccia così, così non c’è pericolo legato all’assembramento”.
Maurizio, che ha una sua idea della tv e dei giovani, ha sottolineato che queste polemiche sono assurde e che quanti sollevano inutili polveroni potrebbero provare a seguire il suo esempio. In effetti, consentire l’ingresso ai teatri secondo il ‘modello Costanzo‘ non sarebbe una cattiva idea. La domanda resta sono una: quanti hanno abbastanza fondi per seguire una procedura simile per ogni spettacolo?