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Comico e attore molto apprezzato, Maurizio Mattioli ha lavorato con registi importanti della commedia italiana come Paolo Genovese e Carlo Vanzina.
L’attore Maurizio Mattioli è nato a Gorga, comune della città metropolitana di Roma, il 3 giugno 1950. Inizia presto a recitare nel mondo dello spettacolo: già negli anni Settanta, a soli venti anni, recita in undici film del grande schermo, tra cui Patroclooo! E il soldato Camillone, grande grosso e frescone, diretto da Mariano Laurenti con Pippo Franco e La poliziotta fa carriera con Edwige Fenech. Riguardo alla sua esperienza da attore nelle commedie, Mattioli ha affermato in un’intervista:
Ho sempre sentito la necessità di far ridere, da quando ero ragazzo e provavo le barzellette al bar. La palestra da comico l’ho fatta nei film di Mariano Laurenti con gente del calibro di Enzo Montagnani. Quelli della commedia sexy erano set frenetici. Si andava a cento all’ora anche perché si producevano sei o sette film l’anno. Si imparava tantissimo, è vero, ma solo quello che si può imparare perché comici si nasce. I tempi giusti uno ce l’ha dentro.
Ha collaborato spesso anche con il regista Carlo Vanzina nelle sue commedie Un’estate al mare nel 2008; Un’estate ai Caraibi nel 2009; La vita è una cosa meravigliosa nel 2010; Sapore di te tre anni dopo e Non si ruba a casa dei ladri nel 2016. Mattioli ha recitato anche in alcune serie tv importanti come I Cesaroni e Un ciclone in famiglia.
Nel 1977 ha sposato Barbara Divita ed è rimasto al suo fianco fino alla sua morte, avvenuta nel 2014: la donna infatti era rimasta paralizzata in seguito ad un incidente stradale.
Ha dichiarato poi nel 2019 di aver intrapreso una nuova relazione sentimentale, ma non si sa ancora chi sia la fortunata.
Nel 1995 Maurizio Mattioli è stato arrestato per spaccio di droga e viene detenuto per un mese a Poggioreale, dopodiché è stato assolto. A proposito di questo evento l’attore ha dichiarato:
Mi hanno fatto una prepotenza. Lo Stato se crede può rovinarti per poi darti una miseria di risarcimento. Fui tirato in ballo da una ex collega che neanche conoscevo. Oltre a essere incensurato, non sono mai stato trovato in possesso di nulla. La mia posizione venne stralciata e a Roma, dopo un quarto d’ora di udienza, mi mandarono via.