Ho parlato con Maurizio Micheli in occasione della sua imminente millesima replica del cult teatrale Mi voleva Strehler.
Vi propongo una sua affermazione, sulla quale riflettere.
La televisione oggi si è un po’ mangiata tutto, una volta le prime teatrali si vivevano come eventi della città, oggi invece esiste solo ciò che appare in tv, ed il teatro si è ridotto ad un club da condividere con gli amici, un luogo dove gli amatori si incontrano: è come un circolo dei francobolli. In Inghilterra e Francia una prima teatrale è ancora una prima, come si intendeva una volta, qui invece ci buttiamo un po’ su tutto: esce un nuovo telefonino e tutti siamo già pronti a comprarlo.
Riceviamo un continuo bombardamento di immagini registrate, e se continuiamo così lo spettacolo dal vivo, per assurdo, potrebbe presto diventare una vera novità.
Sono d'accordo, spero si possa presto sentire il bisogno di tornare all'evento vissuto dal vivo: a teatro. Per difenderci dal bombardamento che ci attende; perchè ora tocca ai telefonini.