Una delle diete che ha furoreggiato nella seconda metà degli anni novanta, e che anche oggi viene adottata da molte persone che desiderano perdere peso, è la cosiddetta dieta a zona. Essa si basa sul concetto che si deve tenere attentamente sotto controllo il metabolismo, per evitare pichi insulinici. Quindi i cibi da assumere, e le loro quantità, devono essere attentamente studiati in base al soggetto che si sottopone alla dieta.
La dieta però è progressiva: settimana dopo settimana si eliminano o aggiungono determinati tipi di alimenti. La prima settimana si eliminano i cibi considerati nocivi per il corpo, come il rosso d’uovo, o il grasso delle carni rosse. La seconda settimana si eliminano lo zucchero, e le bevande e i cibi dolci.
La terza settimana, si mangiano solo frutta e verdura, evitando però alcune tipologia dell’una e dell’altra, come ad esempio le patate, i piselli, le banane. La quarta settimana l’obiettivo è fare cinque pasti al giorno, bevendo molta acqua, sempre seguendo i principi della dieta.
La quinta settimana si devono prediligere le proteine, e nella settima si eliminano i carboidrati (pane e pasta).