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Quello che fino a qualche giorno fa era un semplice rumors, oggi è diventato una conferma: Michael Kors ha acquistato Versace per 2,12 miliardi di dollari.
La famiglia resterà comunque con delle azioni nella holding, che prenderà il nome di ‘Capri’. Un’altra eccellenza italiana che finisce in mani straniere, un bene o un male?
Da qualche tempo, i rumors che sostenevano un’acquisizione di Versace da parte di Michael Kors erano sempre più insistenti. Oggi ne abbiamo la conferma. Il gruppo americano ha pagato 2,12 miliardi di dollari, pari a 1,83 miliardi di euro, per acquisire tutte le azioni di Gianni Versace Spa.
Gianni, morto tragicamente nel 1997, aveva fondato la casa di moda e dopo la sua scomparsa, le quote erano così suddivise: Santo Versace è titolare del 30% di Givi, la holding di famiglia che controlla l’80% della Gianni Versace Spa, Donatella ha il 20% e Allegra Versace Beck ha il 50%. Nell’acquisizione, la famiglia Versace riceverà 150 milioni di euro in azioni della Capri Holdings Limited, il nuovo nome scelto da Michael Kors.
Donatella, intervistata, ammette che solo con questo passo la loro casa di moda raggiungerà alti livelli. Durante la conferenza stampa, la stilista dichiara: “Santo, Allegra e io siamo consapevoli che questo prossimo passo consentirà a Versace di raggiungere il suo pieno potenziale. Siamo tutti molto eccitati di unirci al gruppo guidato da John Idol, che ho sempre ammirato come un leader visionario ma anche forte e appassionato. Riteniamo che essere parte di questo gruppo sia essenziale per il successo nel lungo termine di Versace”.
Il gruppo Versace è molto entusiasta per questo cambiamento, ma tra gli italiani non c’è la stessa eccitazione. Sarà un bene? Non possiamo ancora saperlo, ma i propositi di Michael Kors puntano davvero al massimo.
Se gli italiani non sono molto contenti di questa scelta, il gruppo americano è su di giri. John D. Idol, presidente e Ceo di Michael Kors e Jimmy Choo, dichiara: “L’acquisizione di Versace è ‘una pietra miliare’ per il gruppo e riteniamo che la forza dei marchi Michael Kors e Jimmy Choo, oltre all’ingresso di Versace, ci mettano nella posizione di avere anni di crescita di fatturato e utili.
Il management di Versace continuerà a essere guidato dal Ceo Jonathan Akeroyd, che è stato un partner strumentale di Donatella nel promuovere la crescita e il successo di Versace in tutto il mondo”. Stando a queste dichiarazioni, sembra che i cambiamenti avvengano essenzialmente ai vertici. I progetti che il gruppo Michael Kors ha non sono pochi: far crescere fino a 2 miliardi di dollari i ricavi annuali nel lungo periodo, aumentare i negozi fino a 300, spingere la crescita dell’e-commerce e del canale omni-channel, portare gli accessori e le calzature maschili e femminili dal 35% al 60% dei ricavi.
Insomma, un progettino da nulla. Il nome scelto, Capri Holdings Limited, è ispirato “alla leggendaria isola che è stata a lungo riconosciuta come destinazione iconica, glamour e di lusso”. Speriamo davvero che questa acquisizione porti i frutti tanto sperati.