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L’11 giugno 2021 si svolgerà l’autopsia sul corpo di Michele Merlo, il cantante 28enne stroncato da un’emorragia cerebrale lo scorso 7 giugno. L’autopsia servirà a stabilire se Merlo si poteva salvare e se siano state commesse negligenze o imperizie prima del suo ricovero.
Michele Merlo: l’autopsia
Dopo l’apertura di un fascicolo per omicidio colposo a carico d’ingnoti la procura ha autorizzato l’autopsia sul corpo di Michele Merlo, il giovane cantante stroncato da un’emorragia cerebrale causata da leucemia fulminante. L’autopsia servirà a stabilire se vi siano state negligenze o imperizie da parte dell’ospedale, e nel frattempo i genitori di Merlo hanno denunciato alcuni episodi scioccanti che sarebbero capitati al loro figlio al momento del ricovero.
Michele Merlo: le accuse dei genitori
Il padre di Merlo ha dichiarato che il ragazzo sarebbe stato rifiutato dal pronto soccorso che avrebbe sottovalutato le sue condizioni. “Gli hanno detto di non intasare l’ospedale per due placche in gola”, ha tuonato il genitore, e a seguire ha anche affermato che all’arrivo dell’ambulanza in casa del cantante – la sera in cui ha accusato il malore – l’operatore a bordo del mezzo non avrebbe da subito compreso la gravità della situazione e avrebbe insinuato che il ragazzo avesse abusato di droghe.
“Uno dei soccorritori accusava Michele di aver fatto uso di droghe, nonostante Luna (la fidanzata) negasse categoricamente. Addirittura il predetto la costringeva a guardare Michele perché doveva vedere come si riduceva chi fa uso di droghe”, ha dichiarato il padre del cantante.
In tanti si sono avvicendati sui profili del cantante esprimendo il loro dolore e il loro cordoglio per la sua scomparsa. Merlo si è spento improvvisamente e tragicamente dopo alcuni giorni in coma a seguito dell’emorragia cerebrale. Il cantante si era recato in ospedale poco prima di accusare il malore e lamentando alcuni sintomi dovuti tipicamente alla leucemia fulminante (come sanguinamento dal naso, stanchezza diffusa, emicrania).