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La scomparsa di Michele Merlo è stata accompagnata da una nuova, discussa polemica: il parroco di Rosà – luogo in cui risiedeva il cantante – ha rifiutato di eseguire l’omelia funebre all’aperto presso lo stazio Zen.
La famiglia di Michele Merlo è stata costretta a rivolgersi al parroco di Bologna dopo che il parroco di Rosà si è rifiutato di celebrare l’omelia funebre presso lo stadio Zen. I genitori del cantante scomparso hanno affermato di non aver compreso la scelta del parroco e di esssersi per questo rivolti al parroco Don Carlo – amico di famiglia – che si sarebbe offerto di celebrare l’omelia all’aperto, consentendo così a tutte le persone che volessero omaggiare il 28enne con l’ultimo saluto di poterlo fare, nel pieno rispetto delle norme anti-Covid.
“Don Angelo, il parroco del nostro paese non ha dato la sua disponibilità a celebrare le esequie allo stadio. Non capiamo il perché della scelta. Il parroco ritiene che non sia possibile celebrare l’intera funzione fuori da una chiesa e in uno spazio come lo stadio”, hanno fatto sapere i genitori del cantante.
I funerali del cantante si terranno dunque allo stadio Toni Zen di Rosà il 18 giugno 2021.
Nei giorni scorsi alla camera ardente erano passati molti fan, amici e colleghi del cantante per rendergli omaggio. Tra questi anche Emma Marrone, che si era stretta attorno al padre di Michele Merlo piangendo commossa.
Intanto sarebbero ancora in corso le indagini della procura di Bologna per stabilire se siano state svolge inesattezze o omissioni che hanno portato il cantante alla sua tragica e prematura fine.
Merlo è morto per una leucemia fulminante che gli ha causato un’emorragia cerebrale. Durante il suo arrivo in pronto soccorso, alcuni giorni prima del malore, il cantante sarebbe stato rispedito a casa con una comune prescrizione antibiotica.