Michele Serra è il quasi sessantenne simpatico giornalista, autore televisivo e scrittore satirico dalla lunga e onorata carriera (l’Unità, Cuore), che è finito a scrivere una rubrica quotidiana su la Repubblica, la celebre Amaca, in cui discetta di TUTTO il discettabile, armato solo di ragionevolezza democratica, sconfinata cultura e tutta una serie di riferimenti poco utili per interpretare la quotidianità.
“Se mi dessero 10 centesimi per ogni volta che cita Berlinguer, tempo 2 giorni e mi compro GTA V…“
L’ultima fatica letteraria del Nostro, grazie alla quale ieri è finito persino ospite di Daria Bignardi alle Invasioni barbariche, è Gli sdraiati, una sorta di diario-lamentatio che al grido di “O tempora o mores!” descrive il non facile rapporto con il figlio.
“Quando aveva la mia età se ne stava sdraiato anche lui in santa pace senza che nessuno scrivesse libri su di lui.
“
L’erede della sapienza dei Serra esce fuori malconcio dal trattamento letterario riservatogli dal padre: svogliato, perennemente in ascolto del suo iPod, incapace di appassionarsi alla vita, inaffidabile per qualsiasi incombenza domestica, sembrerebbe proprio una di quelle figure mitologiche, quei cartonati foderati di stereotipi, con cui i più anziani sono usi prendersela per venire a patti con il proprio irrimediabile anacronismo.
“Quando papa’ aveva la mia eta’ il nonno gli rompeva le palle ma in privato.
“
Qualche anima pia ha deciso di vendicare Serra Jr. e negli ultimi giorni è comparso un account fittizio su Twitter (medium stigmatizzato dallo scrittore in uno dei suoi francobolli più discussi), nel quale l’ipotetico figlio si prende la propria rivincita con rivelazioni e retroscena della vita con il vetusto padre.
“Papà avevi ragione tu, sto twitter è una vaccata, molto meglio snapchat.“
E dunque mentre Michele borbottava su La7 il piccolo si divertiva a casa a modo suo:
“Madonna, meno male che non sento cosa dice perché guardo la tv con l’ipod a palla nelle orecchie, come nel libro.
“
“@dariabig dica a papà che stasera il suv mi serve, se lui deve stare con voi prenda il taxi (tanto poi mette in nota spese a @repubblicait)“
La geniale trovata social non manca di criticare la rubrica del giornalista, giudica pedante e pesante:
“Scusate, mi ero addormentato sul divano: stavo leggendo l’Amaca di oggi e al quarto rigo mi ha preso una botta di sonno.“
Viene anche svelato un trucco.
I tratti del figlio più deprecati da Serra sarebbero solo delle pose a suo uso e consumo. Altrimenti cosa scriverebbe? Scopriamo quindi un figlio ordinato e acculturato:
“La mia colazione? Spremuta di arance fresche, yogurt e muesli. Poi metto tutto in disordine , sbriciolo, macchio etc per papà.“
“Per rassicurare il genitore ho dovuto nascondere altri wurstel crudi nelle fodere del divano. Ora leggo Proust in bagno (e non tiro l’acqua).
“
La ribellione è completa:
“Elementi base della Menata del Mattino: amor proprio (mia mancanza di), ‘quando avevo la tua eta’ e tanto, tantissimo Berlinguer“.
Foto: Twitter