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Michele Zarrillo è uno dei cantanti più conosciuti del panorama italiano, per le sue ballate dolci e romantiche così come quelle straziate ed appassionate.
Con un passato da chitarrista e collaborazioni con alcuni dei più grandi volti della musica del nostro Paese, il grande pubblico potrà ascoltare nuovamente la sua voce tra quelle dei partecipanti alla settantesima edizione del Festival di Sanremo. Ma chi è davvero Michele Zarrillo?
Michele Zarrillo è un cantante dalla doppia anima musicale. Formatosi negli anni della sua giovinezza con la scena ruvida del progressive rock italiano, è diventato poi famoso nel genere pop dal gusto romantico e raffinato.
A sentir le voci di corridoio sembrerebbe che, in questo Sanremo 2020, la canzone di Zarrillo non avrà molto a che vedere con le sue “solite cose”.
A tutti quelli che ricordano la sua prima apparizione sul palco dell’Ariston a soli 24 anni, e che gli ricordano quanto sia cresciuto davanti a quei riflettori, Zarrillo risponde: «È così. A Sanremo ho raccontato i momenti più significativi della mia carriera».
Ecco alcune curiosità sulla vita privata, la carriera e la nuova hit sanremese, che Michele Zarrillo proporrà nella prossima edizione:
Mi interessano molto le giovani cantautrici, come lei o come Levante, che ho conosciuto in questi giorni e che rivedrò a febbraio a Sanremo»
La vita privata di Michele Zarrillo è, in realtà, privata per davvero. Il papà ha origini potentine e la mamma salernitane. Ha avuto una relazione lunga otto anni, da cui ha avuto la sua primogenita Valentina. Successivamente si è riaccompagnato con una violoncellista di nome Anna Rita e con cui ha avuto altri due figli: Luca (2010) e Alice (2012).
Il cantautore è stato colpito da un brutto infarto nel 2013. È stato ricoverato nel reparto d’urgenza dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma, con il codice rosso. La ripresa è stata lunga ed è riuscito a tornare su di un palco di fronte al suo pubblico, solo più di un anno dopo.
Michele Zarrillo è un veterano del Festival di Sanremo e in una recente intervista, parlando della canzone che proporrà a questa settantesima edizione dal titolo “Nell’estasi o nel fango”, ha affermato:
La canzone stessa mi ha spinto a partecipare. Ho scritto la musica un anno fa e per un po’ di tempo è rimasta tra le note vocali del mio cellulare. Poi l’ho fatta ascoltare al mio attuale produttore, Alessandro Canini, che mi ha convinto a lavorarci: la melodia ci ha ispirati. Non è ciò che ci si aspetta da me: non parla di storie di coppia o di bilanci esistenziali. E musicalmente parlando è un pezzo dinamico