Jacqui Smith sulla graticola.
Il ministro degli Interni britannico e’ finito sotto accusa per aver utilizzato l’indennita’ parlamentare che copre le spese per la connessione Internet per pagare alcuni film a pagamento, tra cui due per adulti. La Smith si e’ detta “furiosa e mortificata” per l’accaduto e ha promesso di restituire i soldi al Parlamento per le pellicole viste dal marito, Richard Timney, che e’ anche il suo assistente parlamentare, nella loro abitazione di Redditch mentre lei era via.
La richiesta di rimborso di 67 sterline, circa 72 euro, era stata presentata nel giugno scorso e comprendeva due film vietati ai minori di 18 anni del costo di cinque sterline ciascuno, visti il primo e il 6 aprile del 2008, due visioni di ‘Ocean 13′, ognuna delle quali al costo di 3,75 sterline e la visione di ‘Surf’s Up’, per 3,50 sterline. Secondo le spiegazioni della Smith – a rischio uscita dal governo nel rimpasto del governo di Gordon Brown che potrebbe esserci a giugno o a settembre – la richiesta sarebbe stata presentata “erroneamente” insieme a quella per la connessione Internet.
“Mi dispiace molto” per quanto successo, ha detto in una nota il ministro degli Interni, “non appena la questione e’ stata portata alla mia attenzione, ho preso provvedimenti immediati per contattare le autorita’ parlamentari interessate e correggere la situazione. Tutto il denaro ricevuto per il pacchetto televisivo sara’ restituito”.