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Chiara Bordi sarà la prima Miss Italia a sfilare sulla passerella del più celebre concorso di bellezza italiana senza una gamba.
La notizia è circolata di recente e già si è trasformata in un’ennesima bandiera della superabilità delle condizioni di menomazione fisica. Diciassette anni, solare e piena di energie, Chiara Bordi sfilerà sui tacchi e ambirà alla corona di più bella d’Italia nell’anno della scomparsa di un simbolo del concorso: Fabrizio Frizzi. E’ facile immaginare che Frizzi avrebbe fatto con tutto il cuore il tifo per lei.
Quando aveva 12 anni Chiara restò coinvolta in un incidente stradale mentre era in sella a un motorino guidato da un amico quattordicenne munito di regolare patentino per la guida degli scooter. Dai dodici ai quattordici anni Chiara ha attraversato un vero e proprio calvario medico che però non le ha mai strappato la voglia di vivere.
Sottoposta a un intervento all’omero e a tre progressive amputazioni alla gamba destra, Chiara ha passato moltissimo tempo al Policlinico Gemelli di Roma, tanto da essere diventata una beniamina del reparto amputazioni.
Mentre era ricoverata Chiara faceva in modo di parlare il più possibile con le persone in attesa di ricevere l’amputazione di uno o più arti e si impegnava a mantenere alto il loro morale.
Da quell’esperienza Chiara ha portato con sé il desiderio di diventare chirurgo e, considerando la determinazione che l’ha portata a partecipare a Miss Italia, è molto probabile che riesca a coronare il suo sogno.
Non avrà una gamba, Chiara, ma l’altra è bellissima. Grazie a una particolare protesi che le consente di indossare i tacchi e di camminare comodamente come se avesse due gambe vere, Chiara ha dimostrato agli organizzatori della manifestazione di essere in grado di sfilare ed esibirsi sul palcoscenico della manifestazione esattamente come tutte le altre ragazze normodotate.
Non è la prima volta che Miss Italia ospita una persona disabile: fece scalpore anni fa la partecipazione di Annalisa Minetti: era il 1997 e Annalisa fu la prima concorrente cieca a partecipare alle sfilate del concorso.
Naturalmente Chiara ha ricevuto il plauso e l’incoraggiamento della figlia dello storico patron della manifestazione, Patrizia Mirigliani, che si è detta entusiasta della sua partecipazione.
La storia di Chiara Bordi è una storia di forza, tenacia e di immensa voglia di vivere, ma c’è da fare un’attenta riflessione in merito, oggi, al rapporto tra disabilità e visibilità.
Il concorso di Miss Italia, che ha cominciato da tempo un’inesorabile parabola discendente (tanto da non essere più parte del palinsesto Rai): accettando e anzi esaltando la partecipazione di una miss senza una gamba farà certamente parlare di sé e getterà una luce nuova e inclusiva su un concorso di bellezza che molti ormai considerano inattuale e legato a un’idea di donna – oggetto che sarebbe ormai ora di superare.
La vicenda si risolverà probabilmente con una vittoria assoluta da parte di Chiara: se anche non dovesse arrivare a vincere scettro e corona, avrà comunque raggiunto una popolarità eccezionale.