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Avete mai sentito parlare di Air Tie? Letteralmente significa ‘cravatta fantasma’ ed è la nuova moda che, neanche a dirlo, arriva dagli States e che sta spopolando tra gli uomini. Sono già molti i Vip che hanno sposato la tendenza, che promette di essere la più seguita di questo autunno. Scendiamo nei dettagli, perché, strano ma vero, non basta non indossare la cravatta.
L’Air Tie
Se fino a qualche tempo fa, la cravatta era sinonimo di eleganza, oggi il concetto si può dire più che superato. La nuova tendenza denominata Air Tie arriva dagli Stati Uniti e ha iniziato a fare capolino nell’autunno del 2018. Scegliere di non indossare la cravatta o il papillon su un completo elegante, ma sempre minimal, può sembrare un’assurdità, ma, a guardare Ryan Gosling alla Mostra del Cinema di Venezia, non si direbbe affatto. Il concetto base da tenere a mente è quello di non indossare la cravatta, ma vestirsi come se questo accessorio ci fosse. Quindi, la camicia è da abbottonare rigorosamente fino all’ultimo bottone, come se fosse un modello alla coreana. Insomma, quasi una mossa provocatrice per dimostrare che si può essere eleganti e chic pur andando controcorrente. Sono molti i divi che hanno optato per l‘Air Tie: Rami Malek che ha scelto di indossare una camicia vistosa, ma anche Jon Snow, Daniel Radcliffe e Chris Pine. E in Italia abbiamo già qualcuno che ha sfoggiato questa tendenza? Ovvio che sì. Chi poteva essere se non lui, il marito della web influencer più pagata al mondo? Stiamo parlando di Fedez, neo sposino di Chiara Ferragni. Il rapper, lasciando perplessi un po’ tutti, nel giorno del suo matrimonio, celebrato il primo settembre a Noto, ha scelto un completo Versace e non ha messo né cravatta e né papillon. In molti siamo rimasti scioccati dalla scelta, tanto che le critiche sono state molte, ma ora tutto appare più chiaro. Credo proprio che nella scelta di Fedez ci sia stato lo zampino della più grande “imprenditrice digitale”.
Una scelta per la salute?
L’Air Tie è solo una scelta legata alla moda o può essere legata anche ad un fattore di salute? Questa è una domanda alla quale hanno risposto alcuni ricercatori della Germania. Lo studio, pubblicato su ‘Neuroradiology’, è stato condotto da un gruppo di professionisti capitanati da Robin Lüddecke dell’University Hospital Schleswig-Holstein. Stando a quanto scoperto dai medici, il classico ‘nodo alla cravatta’ potrebbe comprimere i vasi sanguigni che sono fondamentali per l’afflusso di sangue al cervello. La ricerca è stata condotta su un gruppo di trenta giovani volontari che, suddivisi in due gruppi, si sono sottoposti alla risonanza magnetica . Ovviamente, quindici di loro indossavano la cravatta, con tanto di nodo ‘full Windsor’, mentre i restanti quindici non avevano nulla al collo. Cosa ha evidenziato la ricerca? Nulla di preoccupante, ma negli uomini che indossavano l’accessorio elegante per eccellenza, il flusso sanguigno cerebrale ha subito un netto calo. Una diminuzione pari al 7,5% che non rappresenta un dato preoccupante, ma che può comunque influire sulle performance cognitive. Dobbiamo allarmarci? Assolutamente no, ma l’Air Tie sembra proprio capitare a pennello.