Fino a qualche tempo fa si guardava con molto scetticismo alla moda cinese.
Ad oggi, però, qualcosa sta cambiando. Gli stilisti dagli occhi a mandorla non sono più considerati coloro che copiano gli stili e le tendenze dei colleghi più illustri, ma stanno acquisendo pian piano uno spazio tutto loro all’interno del mondo della moda. Quali sono i must have? Quali i brand che vanno per la maggiore?
Siamo nel 2019 e finalmente anche la moda cinese ha trovato un proprio modo di esprimersi.
Pian piano, la Cina è riuiscita ad affermarsi e a diventare uno dei territori più fertili e dinamici a livello globale per la sperimentazione del fashion. Non è un caso, infatti, se nelle ultime sfilate di giugno del Pitti Uomo, alcuni brand cinesi, come Pronounce di Yushan Li e Jun Zhou e 8ON8, hanno sfilato per la prima volta in passerella. L’Italia sta guardando sempre con maggiore interesse alla moda del Far East e spesso i designer che propongono i loro capi hanno studiato in Europa e conoscono bene i giusti occidentali in fatto di tessuti e modelli.
Molti degli stilisti cinesi sono riusciti ad unire la cultura e la tradizione orientale con il lifestyle occidentale e hanno dato vita a capi unici. Quali sono i must have? Quali i brand che vanno per la maggiore?
Pronounce è stato fondato da Yushan Li e Jun Zhou alla fine del 2015. Il primo ha studiato alla Central Saint Martins di Londra e ha lavorato per Yeezy, il marchio di Kanye West, mentre il secondo si è diplomato all’Istituto Marangoni per poi specializzarsi a Londra.
Intervistati da Vogue, gli ideatori di Pronunce hanno dichiarato: “I nostri disegni sono influenzati dalla vita quotidiana, dalla danza, dall’arte contemporanea e anche dalla musica. Inoltre ci influenziamo l’un l’altro perché siamo un un duo di stilisti, ci ispiriamo a vicenda sotto differenti aspetti ogni giorno.
Siamo persone di emozione e riflettiamo queste percezioni nei nostri lavori”.
I capi proposti da Pronunce osano con i colori, propongono stampe dai toni orientali e hanno un taglio diverso rispetto a quello che ci propongono gli stilisti di casa nostra.
Uma Wang è stata inclusa da Business of Fashion nella lista delle 500 persone più influenti al mondo nell’industria di moda globale.
Il brand ci propone colori e modelli molto diversi da quelli dei colleghi di Pronunce.
Tonalità tenui e mai accentuate, capi over size e mai aderenti. Forme morbide e mai lineari.
Percy Lau è specializzato in eyewear.
Il brand ci propone occhiali da sole e da vista con montature particolari.
Montature leggere, con uno stile retro’ e dalle forme più disparate.
Il brand Annakiki, creato da Anna Yang è quello che propone capi più ricercati.
Via libera ai colori e ai modelli più vari.
Abiti sia aderenti che over size, giacche classiche e contemporanee, pantaloni skinny e baggy.
Il brand Miasuki fa capo a Mia Lei e propone capi che si avvicinano molto alla nostra tradizione.
L’ispirazione di fondo è data dall’abbigliamento tecnico da equitazione, per cui i pantaloni, le giacche e gli abiti sono tutti molto aderenti.
Uno stile sportivo, che con gli accessori giusti può diventare perfetto anche per una serata particolare.