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I migliori trend della primavera-estate 2022 strizzano l’occhio al passato. Il retrò si fa strada sulle passerelle in versione contemporanea, seducente e monocromatica. Grandi brand internazionali scelgono il total black, ma mai troppo serio. Si gioca, infatti, con il design degli abiti, la voglia di libertà e di osare grazie a scelte stravaganti e scultoree.
Complice anche il periodo di pandemia, la moda quest’anno coniuga lo stile da lavoro a quello del tempo libero affinché le due sfere della vita di ognuno siano… fluide! Dunque, si spazia dall’outfit da ufficio in nero con contaminazione di colori fluo, accesi, all’outfit più sportivo che non trascura l’eleganza e si illumina con toni in combo gold & silver lucenti e metallici. Il luccichio è servito.
Il fascino del nero è senza tempo. Adatto ad ogni occasione, sensuale e accattivante. Sa essere discreto se vuole, ma stavolta azzarda con look più “aggressivi”, in stile catwoman. È provocante, malizioso. Non lascia nulla al caso e nemmeno all’immaginazione. Abiti aderenti che disegnano le forme del corpo, le esaltano, le modellano con decisione per rendere omaggio alla bellezza e al desiderio di essere ciò che si vuole. Scollature disinvolte, grintose e dettagli cut-out simili a graffi di pantera o dalle forme dolci, arrotondate. La moda vuole mostrare una donna decisa, risoluta, attraente, esibizionista.
Total black e total white sono tra le tendenze più apprezzate della primavera-estate 2022 che si adorna con l’intramontabile nero, senza rinunciare affatto al total white. Lo dimostra lo store Tendenze, sul quale i grandi brand sono presenti online con ampie collezioni monocromatiche e in tendenda. Romanticismo e leggerezza richiamano il tema del wedding dress, accantonando il pudore. Gli abiti, infatti, si fanno audaci, semi trasparenti, eccentrici, moderni, drappeggiati e abbinati ad accessori sexy che esprimono sicurezza e determinazione. È proprio il drappeggio a creare l’effetto movimento, onda, morbidezza, che caratterizza ogni abito, ogni scollatura, persino ogni cappuccio che, da accessorio, diventa must dell’abito. Un omaggio alle eleganti donne del passato che trasformavano l’alta società nella propria personale passerella.
Nostalgia del passato? Niente paura, i favolosi anni ’60 sono ancora tra noi, almeno nella moda primavera-estate 2022. Lo stile di un periodo così noto che richiama alla mente grandi cambiamenti, si fa strada sulle passerelle mostrando tailleur dal taglio vintage, classici nell’idea e rivisitati per la donna di oggi. Minigonne nella vivace versione Swinging London. Colori chiari, rosa, giallo, verde, bianco. Design che lasciano scoperte le pance e giocano con gli accessori, ad esempio proponendo bottoni gioiello oversize oppure con richiamo a disegni infantili per un vezzo alla Lolita. I capi Sixties sono raffinati e divertenti, accompagnati da mini bag coloratissime, occhiali maxi altrettanto colorati e scarpe dal tacco alto, squadrato e imponente. Impossibile passare inosservate.
La moda della prossima stagione primavera-estate veste la donna di metallo e propone abiti-sculture che, a seconda del loro uso, si presentano in forma diversa, solida e liquida. Oro e argento sono sotto i riflettori e illuminano i red carpet della moda. Non solo accessori, ma abiti veri e propri che presentano bustini o scollature geometriche e di metallo gold, tessuti che richiamano la brillantezza e la leggerezza della polvere metallica come opere surrealiste.
Basta poco per aggiungere personalità e fascino al proprio outfit, occhiali da sole, pochette che ricordano preziosi scrigni, gioielli. Ogni dettaglio non è mai solo tale quando contribuisce a creare tendenze. Quelle mostrate durante le recenti sfilate di moda dei più grandi stilisti internazionali decretano silhouette scultoree, ma senza accantonare corsetti audaci nel taglio e nel colore, lunghe frange, enormi piume, drappeggi, aderenze, blazer morbidissimi, occhiali oversize schermanti, gioielli metallici dalle dimensioni imponenti, tacchi asimmetrici, vertiginosi e anche eccentrici sandali alla schiava. Insomma, more is more.