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Sembra un paradosso, ma “aggiornare” il guardaroba con capi vintage sta diventando il passatempo preferito di moltissime donne appassionate di moda che colgono l’occasione con una sessione intensa di decluttering di tanto in tanto.
La moda vintage ha finalmente conquistato il suo spazio tra le tendenze 2021 e sono sempre di più le persone che scelgono di investire in quelli che vengono chiamati “capi pre-loved”.
Un termine che tradotto letteralmente significa “amati precedentemente” scelto, non a caso, per indicare tutti quei vestiti e quegli accessori che non solo non sono mai andati fuori moda, ma sono anche stati tenuti così bene da non subire irrimediabilmente gli effetti del tempo.
Una tendenza che pare abbia iniziato a prendere sempre più piede in tempo di Covid. Probabilmente anche per il bisogno di non pesare troppo sul portafogli, vendendo e comprando capi di ottima fattura ad un prezzo un po’ più accessibile rispetto a quello originario di mercato. La moda vintage segna anche il ritorno degli anni ’60, ’70 e ’80. Anni in cui la moda ha fatto letteralmente la storia, dando il meglio di se con pezzi iconici indossati da altrettante icone di stile.
Ma se il risparmio e la possibilità di tornare a giocare con gli abbinamenti del passato non vi sembrano ancora motivazioni sufficienti per iniziare a comprare vintage, eccone altre su cui è necessario fermarsi a riflettere.
Sembra quindi proprio essere arrivato il momento, per la fast fashion, di farsi (definitivamente o quasi) da parte. Perché con la moda vintage a tornare a respirare non sarà solo il nostro portafogli, ma anche il pianeta su cui viviamo. Secondo i risultati di alcune ricerche infatti, comprare vintage è un comportamento sostenibile che permette di evitare la produzione di nuovi capi e allo stesso tempo permette di allungare la vita a quelli usati.
In questo modo si vanno a ridurre tutte quelle emissioni, che a lungo andare possono essere tossiche per l’ambiente, prodotte da fabbriche e trasporti. Ma non solo, si va anche a pesare molto di meno sulla mano d’opera, che viene sempre meno sfruttata e sottoposta ad orari e lavori pesantissimi.
Sono tantissimi i brand di lusso che hanno rimesso a disposizione capi di collezioni passate, creando vere e proprie sezioni dedicate nelle proprie maison. Un esempio è Valentino Vintage, un sito del brand dedicato alla compravendita dei capi vintage. Anche Gucci Vault mette a disposizione i propri pezzi vintage, tra capi e gioielli, rivisitandoli secondo i trend del momento.
Puntano al vintage anche gli e-commerce famosissimi come Zalando e Farfetch e altri appena nati come quello di About You, pubblicizzato da tantissimi influencer nei mesi scorsi.
Se invece prima di comprare qualcosa preferite “toccare con mano”, non vi resta che chiamare le vostre amiche e passare un bel pomeriggio di shopping tra mercatini e negozi fisici dedicati. Ormai infatti, le realtà dedicate alla moda vintage sono tantissime in tutta Italia.