La temperatura si è fatta più calda, il cielo è sgombro di nuvole e l’aria è incredibilmente profumata. Tutto spinge a pensare di esserci lasciati l’inverno alle spalle e che, finalmente, è tempo di alleggerire il nostro abbigliamento. A questo punto, però, sorge una domanda; qual è il modo migliore di vestirsi nei periodi caldi? Per rispondere a questo quesito che caratterizza la quotidianità di molte donne, bisogna iniziare con il fare una precisa distinzione stagionale, se non addirittura mensile. Questo vuol dire che, da maggio a settembre, il modo di vestirsi deve cambiare prevedendo un alleggerimento progressivo.
In primavera, ad esempio, nonostante la luce e i primi caldi inducano in tentazione, è consigliabile non cedere immediatamente alla tentazione di abbandonare giacche e soprabiti in favore di t-shirt e maniche corte. In questo caso specifico il modo migliore di vestirsi prevede l’utilizzo di giacche di renna o in pelle. Questi due capi sono dei veri e propri must have da avere nel proprio armadio. A renderli fondamentali, infatti, è la loro capacità di abbinarsi alla perfezione a qualsiasi momento della giornata, vivacizzando anche uno stile più classico adatto alle ore d’ufficio, oltre a offrire un calore confortevole adatto al periodo senza appesantire troppo. Un altro elemento cui è consigliabile non rinunciare è sicuramente un foulard leggero e colorato da tenere a portata di borsa nel caso il vento decida di farsi sentire all’improvviso.
Se con periodi caldi, invece, s’intende l’estate nel pieno della sua calura, in questo caso, il modo migliore di vestirsi cambia completamente. L’esigenza, infatti, è di resistere alle temperature roventi e all’umidità che prende il sopravvento in molte città. L’impresa non è certo impossibile come può sembrare. Certo è che per sopravvivere alla calura senza apparire necessariamente delle sopravvissute da una traversata in solitaria nel deserto bisogna prestare attenzione ad alcuni particolari. Il primo, ad esempio, è il materiale degli abiti scelti. Questo vuol dire che sarebbe meglio abbandonare stoffe sintetiche, che non permettono una normale traspirazione del sudore, per preferire cotone, lino e jersey. Si tratta di materiali che, oltre a garantire il mantenimento di una buona temperatura corporea, sono perfetti per degli abiti dal taglio ampio e comodo. Anche questo elemento, infatti, non è da sottovalutare. Perciò, sarebbe meglio riporre i propri jeans skinny, non particolarmente adatti ai periodi caldi, in favore di linee più morbide e scivolate sia per gli abiti che per i pantaloni.
In fine, per identificare il modo migliore per vestirsi nei periodi caldi, non bisogna dimenticare certo le scarpe, fedeli compagne di viaggio di qualsiasi donna. Anche in questo caso vale la divisione fatta per gli abiti. In pratica, all’inizio della primavera, sarebbe meglio scegliere una calzatura più leggera, come gli stivaletti di pelle scamosciata e, magari, open toe. Per quanto riguarda i periodi caldi, ossia l’estate nel pieno di tutto il suo splendore, si consiglia di variare l’altezza della calzatura secondo l’ora e dell’occasione d’uso. Questo vuol dire che, se avete un ruolo d’ufficio e dovete rispettare un dress code preciso, è consigliabile scegliere dei sandali dal tacco medio piuttosto corposo e con un leggero plateau. Si tratta di una soluzione ideale per non rinunciare alla femminilità con un’attenzione particolare alla comodità. Per il vostro tempo libero, invece, potete optare per modelli sempre di moda; il sandalo flat e con zeppa. Solamente di sera, quando l’aria si fa più leggera e l’occasione lo richiede, potete sfoggiare tacchi alti e sandali gioiello.