Molestie e discriminazioni nei master di giornalismo: un’inchiesta allarmante

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Molestie e discriminazioni nei master di giornalismo: un’inchiesta allarmante

Un’inchiesta condotta da Irpimedia ha rivelato un quadro inquietante riguardo le molestie e le discriminazioni subite da studentesse e studenti nei master di giornalismo in Italia.

Attraverso testimonianze dirette, video e documenti, il lavoro ha messo in luce episodi di molestie sessuali e verbali che si sono verificati in diverse scuole di giornalismo riconosciute dall’Ordine nazionale dei Giornalisti.

Un’inchiesta di otto mesi

Il progetto di ricerca, durato otto mesi, ha coinvolto 239 studentesse e studenti, rivelando che la metà di loro ha assistito o ha avuto notizia di molestie. Un terzo ha subito direttamente discriminazioni e molestie, sia in aula che durante gli stage.

Le testimonianze raccolte evidenziano una cultura di impunità e una sperequazione di potere tra formatori e allievi, che rende difficile per le vittime denunciare gli abusi.

Testimonianze scioccanti

Le testimonianze sono agghiaccianti. Una studentessa ha raccontato di un formatore che, durante una cena, si è avvicinato a lei in modo inappropriato, mentre un’altra ha ricevuto messaggi sempre più espliciti da un insegnante. In un caso, una giovane ha dovuto affrontare avances da un formatore che aveva già molestato un’altra studentessa in passato.

Questi episodi non sono isolati, ma parte di un problema sistemico che affligge il settore del giornalismo.

Reazioni e responsabilità

Le scuole coinvolte hanno reagito in modo variegato. Alcune hanno riconosciuto la gravità delle segnalazioni e hanno avviato indagini interne, mentre altre hanno minimizzato la situazione. Il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti ha affermato di non aver mai ricevuto segnalazioni formali, ma la Commissione Pari Opportunità della Federazione Nazionale Stampa Italiana ha sottolineato la necessità di combattere il sessismo e di creare un ambiente sicuro per le vittime.

Questa inchiesta rappresenta un passo importante verso la luce su un problema che affligge non solo il mondo del giornalismo, ma anche la società in generale. È fondamentale che le istituzioni e le scuole di formazione prendano sul serio queste segnalazioni e lavorino attivamente per garantire un ambiente di apprendimento sicuro e rispettoso per tutti.