Argomenti trattati
Avete mai sentito parlare del mommy brain? Si tratta di un fenomeno temporaneo che influisce sulle funzioni cognitive delle neomamme. Vediamo insieme cos’è, perché avviene e cosa dice la scienza al riguardo.
Mommy brain, cos’è? Ecco di cosa si tratta
Neomamme, quante volte vi è capitato di dimenticare le cose che prima ricordavate senza problemi? “Dove ho messo le chiavi? E quel libro che stavo leggendo?” Queste domande sembrano essere diventate parte della vostra routine quotidiana. Molte donne, dopo la gravidanza, si sentono più smemorate, distratte e confuse. Questo fenomeno è conosciuto come mommy brain, un termine che evoca l’immagine di una mente piena da pensieri, ansie e responsabilità legate alla maternità. Ma perché si verifica questa sensazione? È solo un mito o ci sono cambiamenti reali nelle capacità cognitive durante e dopo la gravidanza? A rivelarlo è la scienza!
Mommy brain, tutti i dettagli: perché avviene e cosa dice la scienza
Secondo diversi studi, il mommy brain non è semplicemente un risultato di stanchezza o stress. Durante la gravidanza, il corpo di una donna subisce importanti cambiamenti ormonali che possono influenzare il funzionamento del cervello. Ormoni come l’ossitocina e la progesterone sono fondamentali per aiutare una madre a connettersi con il proprio bambino, ma possono anche avere un impatto sulla memoria e sulla concentrazione. I ricercatori hanno scoperto che le donne in gravidanza possono mostrare una diminuzione della materia grigia in alcune aree del cervello, il che potrebbe spiegare alcune difficoltà cognitive. Tuttavia, questa riduzione non è necessariamente un aspetto negativo: è stata associata a un miglioramento nella capacità di concentrarsi su compiti specifici, come prendersi cura del neonato. Inoltre, diventare madre implica una riorganizzazione delle priorità. Le mamme possono sentirsi sopraffatte da un carico mentale che include non solo l’educazione dei figli, ma anche la gestione della casa, del lavoro e delle relazioni sociali. Questo “overload” può portare a dimenticanze e confusione. Ma non temete! Il mommy brain non è un fenomeno permanente. Alcuni studi indicano che, dopo il primo anno di vita del bambino, molte mamme riportano un miglioramento delle loro capacità cognitive. Dunque, non c’è nulla di cui preoccuparsi: la chiave sta nel dare tempo al cervello per adattarsi a questa nuova fase della vita e prendersi cura di sé stesse, sia mentalmente che fisicamente.