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I maxi-schermi in piazza e nei locali pubblici ed i mini-schermi dei telefonini hanno creato un nuovo modo di vedere la tv, che necessita di nuove formule di intrattenimento.
Basti pensare ai milioni di italiani che hanno seguito la Finale dei Mondiali in piazza, attuando una modalità di fruizione collettivistica illustrata da Enrico Menduni nell’ultima newsletter dell’Isimm, Istituto per lo studio dell’Innovazione dei Media e per la Multimedialità.
"Si afferma -scrive l’esperto, docente di "Teorie e Tecniche del linguaggio radiotelevisivo" presso l’Università di Siena e di "Linguaggio radiofonico" allo Iulm di Milano- anche una visione collettivistica della tv. Siamo così abituati a pensarla declinata in famiglia, o al massimo da soli, siamo così lontani dai tempi eroici ma poveri della visita ai vicini per vedere Lascia o Raddoppia?, che non ci siamo nemmeno accorti che almeno 20.000 locali pubblici offrono in Italia le partite di Sky, o del digitale terrestre, e anche i film; la televisione diventa così un rituale collettivo, mediato da uno schermo sempre più grande; una forma di partecipazione non scomposta nei centomila focolari televisivi".
Questa partecipazione socievole si associa e contrappone alla visione "solitaria", nella propria camera e su telefonino, completando il mosaico della tv innovativa.
"La famiglia sul divano non c’è più -prosegue Menduni-.. se la media degli apparecchi televisivi è 2,2 per famiglia, ciò significa che non c’è lotta per il telecomando: basta spostarsi ciascuno in camera propria e vedersi il programma sul proprio televisore o magari sul PC… Se la televisione sui telefonini dovesse sfondare… la gente consumerebbe tv nei parchi, sugli autobus, a scuola, ovunque.
Naturalmente il display è molto piccolo, i costi alti, i formati dovranno adeguarsi ad una brevità oggi praticata solo nel videoclip e nella pubblicità, ma lo faranno".
Alcune coordinate statistiche danno una base scientifica alle tesi di Menduni.
Ecco i dati della tv innovativa forniti dallo studioso.
"Calcolando in 22 milioni i luoghi effettivi in cui si consuma televisione, più di un quarto accede a forme di televisione innovativa. 3,5 milioni alla tv satellitare prevalentemente pay, 4 milioni e più sul digitale terrestre, forse 1 milione su cavo a larga banda: scremando le sovrapposizioni tra i dati e moderando l’ottimismo dei comunicati stampa, significa che un quarto della popolazione accede a forme di televisione non generalista e, soprattutto, che si è già dimostrata desiderosa di pagare dei soldi per questo, creando una nuova catena del valore".
Per gli aspiranti autori televisivi, la neo–visione rappresenta un’opportunità ideale…
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