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Morgan è sempre stato un artista famoso per dire in maniera diretta e concisa esattamente quello che pensa, in qualsiasi situazione e soprattutto di fronte a qualunque interlocutore. Mantenendo fede al proprio personaggio di “grillo parlante che sta per morire”, come si è definito lui stesso, il cantautore monzese è intervenuto alla Synth Day & Night, una convention dedicata alla produzione di musica contemporanea (in particolare alla trap e al rap) che si è svolta recentemente a Roma: il suo avvertimento nei confronti di coloro che oggi producono musica “nuova” è stato caustico. Servirà a salvare la musica trap da se stessa?
Morgan: “La trap è un preset”
Morgan è uno degli estimatori della musica trap, esattamente come hanno dichiarato di essere Vasco Rossi e Manuel Agnelli, altri due grandi personaggi storici della musica rock italiana. A rendere concrete le sue dichiarazioni è arrivata, durante l’ultimo festival di Sanremo, la collaborazione di Morgan con Achille Lauro. Proprio di lui ha parlato Morgan a Roma, prendendo Achille come simbolo ed esempio di tutti coloro che oggi stanno impegnandosi a far decollare il genere trap.
Tutte le personalità musicali che vedo hanno tanta voglia di fare. […] Il problema è che la nuova generazione vuole fare punk senza sapere cos’è il punk. […] I giovani devono essere umilmente interessati a quello che fanno e devono farsi il culo, veramente.
A partire da questa affermazione, Morgan ha fatto presente a tutti i produttori intervenuti alla convention che è arrivato il momento di puntare sui contenuti e sulla qualità della musica, vera pecca della trap, composta con i soliti “quattro accordi” e che pecca tragicamente di armonia e di melodia.
Limitandosi a uno schema musicale così povero, la trap si sta condannando a diventare un preset, cioè uno schema fisso e banale che la discografia italiana ha già imparato a rendere mainstream utilizzandolo come prodotto destinato alla vendita, già vuoto prima ancora di essere riempito di contenuti significativi.
Anche i trapper devono studiare
Morgan ha quindi cambiato radicalmente parare sulla musica trap? E’ passato dall’essere un sostenitore del nuovo a un musicista deluso dalle nuove leve? In realtà no. Il cantautore ha continuato a insistere sulla necessità di far evolvere la trap attraverso l’acquisizione, da parte di artisti e produttori, di nuovi mezzi tecnici ed espressivi.
Più strumenti di conoscenza avete, meno vi farete inculare dal sistema. Perché il sistema adesso sta usando il vostro sound. […] Voi siete quelli che fanno musica nuova oggi, e questo è bellissimo. Ma più vi fortificherete più sarete liberi di fare cose fantastiche. Se vi farete macinare dal grande sistema che io conosco bene, quello in cui vivo e in cui non sguazzo ma muoio tutti i giorni, morirete pure voi, e sarebbe un peccato.
E’ piuttosto ironico pensare che il “sistema in cui Morgan muore ogni giorno” è quello che gli ha proposto di fare il coach di The Voice ricevendo un grosso “Sì” da parte del “grillo parlante della musica italiana”.