Morgan Freeman è stato travolto dall’ondata di scandali che da mesi sta squassando Hollywood e il suo star system dalle fondamenta.
L’attore, che è uno dei più riconosciuti e influenti simboli della comunità afroamericana, è stato al centro di una inchiesta della CNN che ha finito con il delineare un’immagine molto meno piacevole di quella che si è soliti associare a questo decano della scena hollywoodiana. A suo carico parlano ben 16 donne, 8 delle quali dichiarano di essere state ripetutamente molestate nel corso della loro collaborazione professionale con l’attore.
Inutile dire che tutto è nato nel momento in cui è stato aperto il vaso di Pandora contro Weinstein, un nome poco conosciuto in Europa, ma che apparteneva a un mostro sacro della produzione cinematografica americana. Oggi appartiene a un re che è stato violentemente detronizzato dalla furia di un numero foltissimo di donne che hanno deciso di recuperare la propria dignità con una serie di pubbliche denunce a suo carico.
Da Weinstein in poi altre teste sono cadute, come quella di Kevin Spacey che si è visto cancellare d’improvviso programmi di grandissimo successo che ruotavano completamente intorno alla sua figura e alla sua fama d’attore.
Oggi Morgan Freeman vede aggiungere il suo nome alla lunga lista nera di Hollywood per motivazioni molto meno gravi rispetto a quelle che hanno rovinato Weinstein, ma che lo pongono comunque in una posizione imbarazzante che cozza tantissimo con l’immagine di vecchio saggio dal sorriso sornione che ha costruito negli anni. A fare il suo nome a un’inviata della CNN sono state otto donne che nel corso degli anni hanno lavorato per Freeman a vario titolo e che sono state tutte vittime di comportamenti inopportuni a sfondo sessuale.
La giornalista della CNN che ha voluto cominciare a indagare sui comportamenti abituali di Freeman in ambito professionale si chiama Chloe Melas e ha preso questa decisione dopo essere stata lei stessa infastidita dai comportamenti di Freeman durante un’intervista.
Chloe Melas è riuscita quindi a mettersi in contatto con diverse donne che hanno lavorato per Freeman nel corso degli anni e che hanno subito episodi di molestie oppure hanno assistito a quegli episodi.
Le donne direttamente molestate sono 8, e altrettante quelle che si sono rese disponibili come testimoni diretti dei fatti di cui Freeman è accusato. Tra i comportamenti ritenuti inopportuni sono stati elencati insistenti apprezzamenti sul fisico delle sue collaboratrici, tentativi di contatto fisico insistenti, inviti a girarsi di spalle o a mettersi in una certa posizione per mettere in risalto questo o quel dettaglio fisico. Addirittura pare che Freeman abbia tentato di sollevare la gonna di un’assistente chiedendo se portava le mutandine.
Naturalmente, le accuse di cui Freeman è bersaglio sono molto meno gravi rispetto a quelle rivolte contro i suoi illustri colleghi bianchi, tuttavia si tratta di un attacco terribile alla sua immagine pubblica. L’attore ha voluto replicare con una breve dichiarazione ufficiale:
Chi mi conosce o ha lavorato con me sa che non sono una persona che intenzionalmente offenderebbe o farebbe qualcosa per far sentire un altro a disagio. Chiedo scusa a chi si è sentito offeso. Non era mia intenzione.
Probabilmente è un po’ poco per mettere a tacere la situazione.