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Qualche giorno fa, il settimanale Chi ha lanciato un gossip sulla terza paternità di Morgan.
Il cantautore, attraverso il suo profilo Instagram, ha confermato la lieta novella e ne ha approfittato per parlare ancora una volta dello sfratto che ha subito. Marco Castoldi si è scagliato contro il tribunale, confessando che ad essere cacciato dalla sua casa di Monza non è stato solo lui, ma anche la compagna incinta.
Tra qualche mese Morgan diventerà papà per la terza volta. A dargli il terzo figlio è la compagna Alessandra Cataldo, al suo fianco da qualche anno.
Il gossip, lanciato dal settimanale Chi, è stato confermato proprio da Marco Castoldi. Quest’ultimo, attraverso il suo profilo Instagram, non ha mostrato solo la ‘prima fotografia’ della sua bimba, ma ha parlato ancora una volta dello sfratto che ha subito qualche tempo fa. A didascalia di una foto che ritrae probabilmente l’ecografia della sua terzogenita, Morgan ha scritto: “A Monza il tribunale ha sfrattato una donna incinta. Io e la mia compagna convivevamo da cinque anni nella casa di Monza, l’unica casa che possedevo e mi ero comprato pagandola quasi un milione di euro in quindici anni di lavoro.
Era il mio studio di registrazione e ci ho allevato la mia prima figlia Anna Lou, infatti la casa aveva la cameretta della bambina, lo scivolo e l’altalena in giardino e centinaia di giocattoli e di accessori per l’infanzia che avevo conservato”. Il catautore si riferisce alla bimba, oggi diciottenne, nata dall’unione con Asia Argento. Lo sfratto subito da Morgan è di dominio pubblico da mesi, ma nessuno sapeva che in quella casa viveva anche Alessandra, sua compagna da anni e madre di quella che sarà la sua terza figlia.
Stando a quanto scritto da Castoldi, infatti, anche il suo terzo pargoletto sarà una femminuccia.
Lo sfogo di Morgan non si ferma di certo qui. Il cantautore ha accusato il tribunale di aver cacciato di casa una donna incinta, mettendo così a rischio la nascita della bambina. Castoldi ha proseguito: “Ho cercato di far valere le mie ragioni di cittadino che vive nella sua prima ed unica casa (…) Abbiamo impugnato il codice civile dove è scritto chiaramente che un bene immobile non può essere svenduto al terzo del suo valore se lo scopo è quello di risanare un debito.
La casa vale tot, io devo tot allo Stato, lo Stato se la piglia ma le dà il suo valore, giusto? Così io pago il debito con la casa, giusto? No. Casa venduta a prezzo ridicolo e il debito c’è ancora. Anche questa ragione, supportata da leggi e commi del codice, è sembrata spazzatura al giudice. (Da qui nasce il sospetto che ci sia sotto qualcosa di losco intorno alle aste con giudici corrotti).
Abbiamo infine cercato di ricomprarla dall’avvoltoio che se l’era aggiudicata e abbiamo scoperto che è uno squilibrato, ha delle ragioni perverse dettate da mitomania e altre questioni di ordine personale nei miei riguardi (pare una sorta di vendetta per fatti accaduti anni fa che io non ricordo ma che lui sembra si sia legato al dito)”. Ovviamente, questa è la versione dei fatti che fornisce Morgan e non sappiamo se l’acquirente della sua casa di Monza sia relamente come descritto.
Morgan è un fiume in piena ed è arrabbiato con il tribunale perché lo vede come il responsabile della gravidanza non serena della sua compagna. Castoldi ha concluso: “Il top arriva quando abbiamo comunicato che la mia compagna era incinta.
Anche di questo se ne sono totalmente fregati e ora che la notizia è di dominio pubblico posso dirlo tranquillamente. È incinta di 5 mesi e cambiamo casa ogni due o tre settimane oppure stiamo in albergo senza tranquillità, senza comfort, senza le nostre cose, senza serenità e con grandi fatiche, con grandi preoccupazioni: quella dove stiamo adesso è al quinto piano di un palazzo senza ascensore. Al quinto mese di gravidanza è atroce e fa molto incaz*are vedere una ragazza che cosa deve subire, e non ha fatto nulla di male.
Che cosa deve subire, rischiare di perdere un figlio? Anche un’assassina ha il diritto di assistenza quando è in gravidanza. Tutte le donne ce lo hanno e perché la mia compagna e mia figlia che porta in grembo no? Non vi sembra una cosa ignobile, inaccettabile? Complimenti tribunale, complimenti giudice, complimenti Italia! È la legge!”. Morgan è arrabbiato e preoccupato sia per la sua compagna che per la bambina che stanno aspettando. Possibile che Castoldi e Alessandra, appurato che non posseggono più la casa di Monza, non siano in grado di affittare un qualsiasi appartamento al primo piano? La scelta del tribunale, condivisibile o meno, è ormai “legge” e questo lo sottolinea anche il cantauore, per cui adesso quello che conta è trovare una casa dove la Cataldo possa portare a termine la gravidanza in serenità.