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Areta Franklin è morta nella mattinata di giovedì 16 agosto.
La Regina del Soul era malata da tempo e non è riuscita a sconfiggere il mostro che le cresceva dentro. Una delle voci più importanti della musica soul e gospel ci lascia delle canzoni che sono passate e passeranno alla storia.
Aretha Franklin si è spenta all’età di settantasei anni. La cantante è morta nella sua casa di Detroit dove è stata assistita fino all’ultimo momento dai suoi familiari. Aretha aveva scoperto di avere un cancro al pancreas nel 2010 e, nonostante le cure, non ha avuto scampo.
È la famiglia che ne annuncia la scomparsa con un comunicato ufficiale, dove si legge: “È con profonda tristezza che annunciamo la morte di Aretha Louise Franklin, la regina del soul. In uno dei momenti più bui delle nostre vite, non riusciamo a trovare parole appropriate per esprimere il dolore del nostro cuore. Abbiamo perso la matriarca e la roccia della nostra famiglia. L’amore che aveva per i suoi figli, nipoti e cugini non aveva confini”.
Parole molto forti che fanno trasparire una famiglia unita, così nel dolore come nelle gioie. Aretha, due matrimoni alle spalle con Ted White, dal 1961 al 1969, e con Glynn Turman, dal 1978 al 1984, aveva quattro figli: Ted, Kecalf, Clarence e Edward. Soltanto sei anni fa, alla veneranda età di settant’anni, si accingeva a sposarsi per la terza volta con l’amico William Wilkerson. Una vita molto attiva, sia da un punto di vista musicale che umanitario, infatti Aretha era anche un’attivista per i diritti civili.
Non a caso, la sua ultima esibizione è stata quella dello scorso novembre a New York al gala della fondazione di Elton John per la lotta all’Aids. Una donna forte e combattiva che ha accettato di cantare per l’insediamento di Barack Obama alla Casa Bianca, ma ha rifiutato di farlo per Donald Trump. Con lei se ne va un personaggio fondamentale della storia musicale del novecento.
Aretha Franklin nasce a Memphis il 25 marzo del 1942.
Fin da giovanissima capisce che la sua strada non poteva che essere quella del mondo della musica. Soul, gospel, blues, ma anche pop, rock e jazz. Un’artista a 360 gradi che ha mosso i primi passi insieme alle sorelle nella chiesa battista del padre. Negli anni ’50 erano già molte le case discografiche che volevano a tutti i costi inserirla nella propria scuderia. Nel 1967, con l’Atlantic, inizia a mettere a fuoco il suo stile, indirizzandosi nel Soul music.
Le sue non sono semplici canzoni, ma poesie che toccano l’anima. Impossibile non conoscere almeno una dozzina delle sue canzoni, da Natural Woman a I Say a Little Prayer, passando per I Never Loved a Man e Respect. Una voce unica, con una personalità che alcuni cantanti di oggi possono solo immaginare. Nel bel mezzo della rivoluzione del 1968 Aretha Franklin è diventata una vera e propria icona, vincendo per 8 anni consecutivi il Grammy.
Un’icona per uomini e donne, neri e bianchi, giovani e meno giovani. Con le sue canzoni, intere generazioni, hanno sognato, pianto e sorriso. Ascoltarla dal vivo, almeno a sentire quanti hanno avuto questo onore, è un’esperienza indimenticabile. Purtroppo Aretha aveva il terrore di volare, per cui i suoi concerti avvenivano solo in luoghi che poteva raggiungere via terra. Con la sua morte, il mondo della musica Soul perde un pilastro fondamentale, che fortunatamente però ci ha lasciato un tesoro di inestimabile valore: la sua immensa produzione musicale.