Argomenti trattati
Meno di due mesi dopo Marina Ripa di Meana, si è spento suo marito, il marchese Carlo. Aveva 89 anni ed era ricoverato in un ospedale romano. La sua scomparsa è stata annunciata dal figlio Andrea.
Le parole
Andrea Cardella Ripa di Meana ha sottolineato la poca distanza tra il decesso di suo padre e “l’adorata moglie Marina” – spentasi il 4 gennaio scorso a 76 anni -, con la quale l’aveva adottato nel 2010 – notoriamente lei aveva già una figlia, l’attrice Lucrezia Lante della Rovere, avuta dal primo marito, il duca Alessandro -.
Andrea ha poi fatto una breve sintesi di chi era Carlo Ripa di Meana: “Uomo politico e di cultura socialista e ambientalista – battaglia condivisa profondamente da Marina, al punto da farsi fotografare nuda con lo slogan “Questa è l’unica pelliccia che non mi vergogno di usare” – , parlamentare, ministro della Repubblica, presidente della Biennale del Dissenso e di Italia Nostra” e naturalmente noto al gossip per la storia d’amore con la stravagante consorte, nata Punturieri e di origine borghese. Il figlio di Ripa di Meana ha spiegato che il genitore è spirato assistito da lui, dalle sorelle e dai fratelli. I loro genitori erano i marchesi di Meana e in particolare, la madre, Fulvia Schanzer, era figlia del parlamentare Carlo Schanzer, ministro con Giolitti.
L’ultima intervista
Pochi giorni dopo la morte della moglie, per parlare di lei Carlo Ripa di Meana aveva rilasciato un’intervista, cosa che non faceva più da tempo. Aveva rivelato di aver appreso del decesso di Marina dalla TV, ma non perchè fosse lontano da lei: si trovavano nella stessa casa, ma lui, molto malato, era stato tenuto “isolato” nella sua stanza come aveva voluto la stessa consorte, proprio per non rattristarlo vedendola andarsene.
Lui aveva dichiarato di averla “amata disperatamente” e di ricordare con nostalgia persino le incredibili scenate di gelosia che lei gli faceva in gioventù: Carlo Ripa di Meana ne aveva raccontata una in particolare, che aveva definito “memorabile”. La coppia era insieme a Parigi, e lui l’aveva lasciata sola in albergo per andare a trovare un’amica – davvero una semplice amica -.
Quando tornò verso l’hotel, trovò un’ auto della polizia fuori ed il suo pigiama ed altri suoi indumenti per strada: Marina, furibonda, glieli aveva gettati dalla finestra, insieme ad alcuni oggetti di arredamento della loro camera. Poi si erano riappacificati: sono rimasti sposati appunto fino alla recente morte di lei – che fino all’ultimo non ha mancato di fare discutere lanciando, attraverso una lettera letta da Maria Antonietta Coscioni, vedova del leader radicale Luca, un appello ad utilizzare, come aveva scelto per se stessa, la sedazione profonda allo scopo non fare soffrire i malati terminali che se ne stanno andando: una pratica legale in Italia e diversa dall’eutanasia praticata all’estero -.