Argomenti trattati
Felice Gimondi, ex campione del ciclismo italiano, è morto a seguito di un malore mentre faceva il bagno nelle acque di Giardini Naxos, località turistica del messinese nei pressi di Taormina.
Appena la notizia si è diffusa, tantissimi amici e fan hanno invaso i social con messaggi di cordoglio.
Il prossimo 26 settembre Felice Gimondi avrebbe compiuto 77 anni. Purtroppo, il destino è stato avverso e il campione di ciclismo ha trovato la morte mentre faceva il bagno nelle acque dei Giardini Naxos. L’uomo era in vacanza nella località turistica del messinese insieme alla sua famiglia e tutto procedeva per il meglio.
Durante il consueto bagno, però, Gimondi ha accusato un malore. L’intervento della motovedetta della Guardia Costiera è stato immediato, così come lo sono stati i tentativi di rianimarlo da parte dei medici. Nonostante tutto, per lui non c’è stato nulla da fare. Stando a quanto sostenuto dai soccorritori, Felice è morto a causa di un infarto, probabilmente dovuto ai problemi che aveva al cuore. Classe 1942, il campione era originario di Sedrina, in Val Brembana, e, ad oggi, è considerato il personaggio di spicco della storia del ciclismo.
Il Presidente della Federciclismo Renato Di Rocco è stato il primo a commentare la terribile notizia: “Una tristezza enorme. C’è rammarico, delusione, un pianto nel cuore.
Ho seguito tutta la sua carriera da dirigente, l’ho sempre ammirato e apprezzato. L’oro al mondiale di Barcellona nel 1973 è il ricordo più bello e poi è stato uno dei pochissimi ad aver vinto tutti e tre i grandi giri. La rivalità con Merckx? Ma erano anche amici, e lo erano ancora adesso. Si rispettavano sia in bici che da ex corridori. Felice era una persona che stava bene con tutti ed era apprezzato da tutti”.
Sono molti quelli che hanno apprezzato le gesta di Gimondi e tra questi c’è anche il cantante Enrico Ruggeri, che gli aveva dedicato il brano ‘Gimondi e Il cannibale’. Attraverso il suo profilo Twitter ha scritto: “Se ne va una parte della mia infanzia, un ragazzo che mi ha fatto sognare, una persona dolce e meravigliosa, un simbolo, un grande uomo. Un abbraccio a Tiziana. Il ct della Nazionale di ciclismo Davide Cassani ha twittato: “Ho avuto un solo idolo nella mia vita: Felice Gimondi.
Ogni volta che lo vedevo era un’emozione perché quando ti innamori di un campione è per tutta la vita. Sei stato un grande Felice”. Anche il ciclista Gianni Bugno ha voluto ricordare il collega: “E’ una grave mancanza che lascia stupiti, non ci aspettavamo questa notizia. Ricordo un grande campione che non ha mai fatto parlare o cercato di mostrarsi al pubblico, è sempre stato schivo, è un campione che ha fatto la storia del ciclismo italiano.
La rivalità con Merckx? Certamente senza il belga avrebbe vinto di più, ma ha avuto comunque la fortuna di diventare tra i più grandi della storia del ciclismo. Non parlava molto se non con i fatti e ha sempre espresso le sue opinioni senza clamori”. Gianni Motta, infine, uno dei suoi più grandi rivali, ha dichiarato: “E’ un colpo durissimo che mi lascia senza parole. Eravamo nemici sempre, ma c’era grande rispetto per l’uomo, per l’atleta e per il rivale.
Con lui se ne va un pezzo della storia d’Italia e anche della mia. Eravamo entrambi nati poveri e siamo cresciuti a forza di colpi sui pedali. Eravamo rivali, litigavamo. Una volta lo chiamai e gli dissi ‘basta litigare, Felice, pensiamo solo a correre’”. Non possiamo fare altro che unirci al coro dei tanti messaggi di cordoglio che la famiglia di Felice Gimondi ha ricevuto per la sua improvvisa scomparsa.