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Zoey Catherine Daggett è morta a cinque anni per un raro tumore al cervello, il glioma pontino intrinseco.
I genitori hanno scelto di pubblicare sul web le fotografie degli ultimi istanti di vita della piccola. Scelta condivisibile o meno, ma gli scatti hanno fatto il giro del mondo.
Casey Daggett, mamma della piccola Zoey, ha scelto di pubblicare sui social le fotografie dell’ultimo giorno di vita della bambina. Zoey si è ammalata di un raro tumore al cervello, il glioma pontino intrinseco, a soli tre anni. Fin dalla diagnosi, i medici avevano dato pochissime speranze per la sopravvivenza della bimba, soltanto l’1 %.
Non riesco ad immaginare lo sconforto dei genitori, che, nonostante tutto, hanno continuato a lottare, non abbandonando mai le speranze. Casey Daggett ha dichiarato al Daily Mail: “Abbiamo avuto due anni per prepararci alla sua morte, ma non è bastato”. Credo che nessuno sia mai pronto alla morte. Forse alla scomparsa di una persona anziana ci si può rassegnare, ma come lo si può fare con quella di un bambino o di una persona giovane? Non credo ci siano risposte valide.
Il dolore rimarrà sempre nel cuore, inutile ragionare in maniera diversa. L’assenza con la quale si dovrà convivere sarà ogni giorno sempre più forte e la vita diventerà sopravvivenza. Duro da dire, ma credo che nella totalità sposeranno il pensiero appena espresso. La piccola Zoey Catherine Daggett è morta a soli cinque anni e il suo ultimo giorno di vita lo ha trascorso tra le braccia di mamma e papà, nella loro casa di Fairport, vicino New York.
Il glioma pontino intrinseco è stato scoperto casualmente, per una banale caduta. La piccola Zoey stava giocando al parco giochi quando è caduta. Fin qui nulla di strano, se non fosse per il fatto che la bambina ha iniziato a zoppicare. Da esami approfonditi, i genitori di Zoey hanno fatto l’amara scoperta. Da quel giorno è iniziato il lungo calvario della famiglia Daggett. Le foto dell’ultimo giorno di vita della bambina hanno fatto il giro del mondo e i parenti, nonostante il dolore, hanno istituito una raccolta fondi per la ricerca medica sul glioma pontino intrinseco.
Il glioma pontino intrinseco è un tumore del cervello molto aggressivo che colpisce i bambini e che insorge nel tratto encefalitico. Quest’ultima è l’area in cui il cervello si collega al midollo spinale e che controlla funzioni vitali come il respiro.
Andrea Piunti, ricercatore alla Northwestwern University Feinberg School of Medicine di Chicago, afferma: “È una neoplasia molto aggressiva, contro la quale non sono disponibili cure efficaci. Quattro bambini su cinque tra quelli che ne sono affetti, muoiono entro un anno dalla diagnosi”. In base a ciò, potremmo quasi affermare che la piccola Zoey Catherine Daggett è stata fortunata, se di fortuna si può parlare. Infatti, Zoey è riuscita a vivere con questo brutto tumore per due anni.
Ad oggi non esistono cure, ma la ricerca sta portando avanti studi importanti. Speriamo solo che si arrivi presto ad una soluzione, seppure parziale, perché è inammissibile che nel 2018 ci sia ancora una mortalità così alta per questo brutto male. Queste sofferenze non le meriterebbe nessuno, ma quando è un bambino a star male è inaccettabile. Nessuna piccola vita dovrebbe mai trascorrere un solo secondo in un reparto di oncologia, mai.