Argomenti trattati
Un anno dal malore per Nadia Toffa che ricorda questo momento decisivo della sua vita nella puntata de Le Iene del 2 dicembre.
“Per voi è una domenica come tante altre”, annuncia Nadia Toffa accogliendo il pubblico de Le Iene Show con un gran sorriso, “per me è un giorno molto particolare”. Un anno molto difficile, è doveroso per lei ammetterlo, ma grazie al sostegno di amici, parenti e “vostro”, oggi è qui a testimoniare la gioia di vivere. Quel “vostro” ci fa sentire partecipi di una storia che è diventata anche la nostra.
Sì, perchè ognuno di noi attraverso la sua esperienza può rivedere se stesso, un parente, una madre, un’amica, un nonno. Qualcuno che combatte per vivere ogni giorno, non per sopravvivere, bensì per vivere con pienezza e dire “viva la vita”, come Nadia dichiara a squarciagola più volte sul palco.
Un anno fa in un albergo a Trieste, Nadia Toffa ha un malore improvviso e viene sottoposta ad alcuni accertamenti che scriveranno sulle pagine della sua vita quella parola che spaventa tutti noi, “cancro”.
Durante la diretta dell’11 febbraio 2018 dichiara di aver subito un intervento chirurgico e di essersi sottoposta a chemio e radioterapia. Più volte, durante questo percorso, si è confessata con il suo amato pubblico a cuore aperto, non vergognandosi di mostrarsi dimagrita di quache chilo e con una parrucca in testa. Questo le fa onore perchè in un mondo in cui veniamo bombardati da canoni di perfezione, la vera bellezza è ancora possibile e si fa spesso presente nelle persone che conoscono il valore della vita.
Persone che trovano la forza di sorridere nonostante qualcosa non sia andato secondo le aspettative.
Un inno alla vita, un inno a combattere e a non mollare mai, questo è ciò che rappresenta la vita di Nadia Toffa. Nadia è tornata più forte, perchè forse la malattia può insegnare a vivere, anche se sembra un paradosso. E può anche insegnare a voler bene con sincerità. “Vi voglio un bene dell’anima, quanto bene mi avete dato in quest’anno”.
Sul punto di commuoversi viene abbracciata forte dai suoi amici Filippo Roma e Giulio Golia. E in quell’abbraccio c’è anche il nostro, Nadia. A un anno dall’inizio di questa tua battaglia vogliamo stringerci tutti in quell’abbraccio e ringraziarti di cuore. Grazie per essere sincera e mostrarti per quella che sei, grazie per non aver avuto paura di far vedere che si può andare avanti anche nella sofferenza e grazie per averci fatti sentire tutti tuoi amici.
Grazie per averci mostrato la bellezza delle tue ferite.