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Nadia Toffa fa marcia indietro.
In un’intervista recentemente rilasciata al Tg 5, l’inviata delle Iene spiega una volta e per sempre che cosa volesse intendere con l’espressione “il cancro è un dono” dalla quale sono nate infinite polemiche nelle scorse settimane. L’opinione pubblica e quella dei media accetteranno la sua versione dei fatti?
L’inviata bionda de Le Iene era già famosa nel bene e nel male per il successo ottenuto dai suoi servizi di controinformazione realizzati per il programma di Mediaset, ma nessuno potrebbe negare che la sua popolarità mediatica è letteralmente esplosa nel momento in cui si è diffusa la notizia della sua malattia.
A partire dalla fine dello scorso anno, Nadia è stata al centro di un’attenzione mediatica altissima, soprattutto grazie al fatto che la giornalista abbia voluto continuare a informare in maniera tempestiva e precisa i propri fan sul suo stato di salute.
Proprio dai messaggi condivisi da Nadia è cominciato a trasparire l’altissimo grado di ottimismo e forza di volontà con cui la giornalista ha scelto di affrontare la propria malattia.
Le cose però hanno cominciato a degenerare nel momento in cui Nadia ha affermato che “il cancro è un dono”: la frase è stata pronunciata durante la presentazione del nuovo libro della Toffa, Fiorire d’Inverno e ha avuto un pessimo riscontro nell’opinione pubblica. In molti hanno infatti cominciato a ritenere che la Toffa stesse esagerando con l’ottimismo e che la sua forza d’anio, così “urlata” a livello personale e mediatico non fosse altro che una strategia per ampliare il suo gradimento da parte del pubblico facendo leva proprio sulla sua delicata condizione clinica.
Dopo l’affermazione che l’ha portata a essere così pesantemente criticata, Nadia non ha avuto modo, prima dell’intervista rilasciata al Tg 5, di spiegare quale fosse davvero il senso delle sue parole, che è stato amplificato e quindi travisato dalla stampa.
Il tumore è solo una brutta malattia. L’unico dono è la vita. Ho erroneamente utilizzato quelle parola. Bisogna essere come i bambini. Loro all’ospedale giocano, mangiano, reagiscono bene. Però volere non è potere. Ci vuole la medicina. A ogni controllo, preghi e hai paura e vai avanti. Tu chiedi perché a me. Perché non a me? La domanda si è ribaltata. Non darei mai questa cosa a un altro; è una cosa brutta, difficile.
Nella sua versione, quindi, Nadia Toffa avrebbe affermato che l’unico dono è la vita, che non si deve smettere di vivere appieno nemmeno durante una sfida difficile come quella posta dal cancro.
Oltre a rispondere all’accusa di aver fatto una dichiarazione fuori luogo e irrispettosa dei malati che combattono ogni giorno contro il tumore, Nadia Toffa ha anche dovuto difendersi dalle accuse di aver costruito un personaggio mediatico a partire dalla malattia, e di aver voluto trasformarsi in una supereroina che sprona gli ammalati e che combatte la malattia con la forza della volontà.
Nadia ha affermato di essere sempre stata energica e di aver sempre affrontato ogni aspetto della sua vita con la stessa grinta e con lo stesso ottimismo con i quali ha cercato di tenere testa alla malattia negli ultimi mesi.