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Vincitrice di numerosi Grammy Awards, Natalie Cole è stata una cantante jazz e R&B statunitense.
Scopriamo la sua storia e il suo percorso nel mondo della musica dagli esordi al grande successo.
Stephanie Natalie Maria Cole (Los Angeles, 6 febbraio 1950 – Los Angeles, 31 dicembre 2015) è stata una cantante statunitense. Si inserisce nel mondo della musica a venticinque anni, sebbene questa sia parte di lei grazie alla passione del padre, il cantante Nat King Cole.
Esce quindi nel 1975 “Inseparable”, album di successo di cui fa parte “This Will Be”, un singolo che scala subito le classifiche R&B facendo vincere anche a Natalie il Grammy Award per la miglior performance femminile R&B.
La Cole è la prima a togliere il posto ad Aretha Franklin, detentrice del premio per 6 anni prima di quel momento.
La sua carriera viene interrotta però bruscamente sul nascere per via di alcuni problemi di droga, per poi tornare in scena nel 1985 con un nuovo album: “Everlasting”. Con questo progetto ottiene grande successo sia tra il pubblico che la critica, che le conferisce diversi riconoscimenti.
Negli anni a venire uno dei momenti più alti della sua carriera si registra nel 1991 quando duetta virtualmente con il padre, facendosi conoscere a livello internazionale. Con questo brano, “Unforgettable”, la cantante vince anche numerosi Grammy, tra cui miglior performance tradizionale pop e “Album dell’anno” e “Disco dell’anno” per il progetto “Unforgettable…with Love”.
Seguono altri album di successo che scalano le classifiche pop, tra cui alcuni singoli nello specifico come “A Smile Like Yours”.
Viene considerata in questi anni come una delle maggiori esponenti del genere smooth jazz duettando anche con grandi colleghi del tempo. Noti per esempio i progetti con Frank Sinatra con cui realizza brani come “I Get A Kick Out Of You”.
Nel corso della sua carriera, oltre a cantare, ha lavorato come comparsa in alcune serie televisive di successo come “Grey’s Anatomy” o “Law & Order”. Ha inoltre scritto un’autobiografia dal titolo “Angel on My Shoulder” in cui ha raccontato del suo problema di tossicodipendenza.