Natalino Balasso: protagonista del videoclip di Dancing like a fool di Gianni Resta

Vede signor Balasso, noi non siamo qui per licenziarla, no. Noi siamo qui per darle una nuova opportunità di rifarsi una vita, magari da un’altra parte. Adesso come tutti gli altri lei è in ballo, per cui… balli!

Ammetto che fino a poco tempo fa consideravo Natalino Balasso come uno dei tanti comici nati nella scuderia di Zelig: divertente, simpatico, pochi contenuti ben espressi in scenette efficaci, ma nulla di più.

Seguendo il suo profilo personale su Facebook si scopre però un Balasso del tutto diverso, autore di post molto intelligenti e acuti su problematiche economico-social-tecnologiche, affilata penna moralista, scrittore di racconti paradossali e beffardi e di storie commoventi. 

È un vero peccato constatare la sua scomparso dalla televisione, ma questa assenza pare comprensibile e persino auspicabile in un momento in cui – si immagina senza troppi sforzi – le proposte usualmente avanzate sono spesso di basso, bassissimo livello. 

In realtà Balasso è un prolifico attore teatrale che predilige la forma del monologo, e ultimamente sta molto sperimentando sul web grazie alla sua Telebalasso, canale di YouTube sul quale pubblica video satirici di grande suggestione. 

Balasso ce lo ritroviamo però in un’inedita versione ballerina nel videoclip del brano Dancing like a fool, tratto dall’ultimo lavoro discografico del cantautore Gianni Resta, Discorocksupersexypowerfunky: un album che riprende sonorità funk in grado di far ballare, senza però dimenticare o sottovalutare la parte lirica.

Nel video diretto da Claudio Cecconi il comico veste i panni di un lavoratore che dopo essere stato licenziato prova sulla propria pelle gli effetti disperanti della disoccupazione e della cosiddetta crisi economica: perdita di motivazione, depressione, rabbia, oltre all’ovvia indigenza. Non gli resta che “ballare come uno scemo” per racimolare qualche spicciolo, in una corso Como della Milano da bere spietata e indifferente (con più di una scena nell’aliena Piazza Gae Aulenti, simbolo perfetto del gigantismo levigato del potere economico). 

Scritto da Style24.it Unit

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