Il suo animo sperimentale lo ha portato a toccare generi musicali molto diversi tra loro. In effetti, si potrebbe descrivere il suo percorso artistico come quello di un astronauta che scopre diversi pianeti, ognuno con le proprie caratteristiche, ognuno bello a modo proprio.
L’astronauta è Neffa, i pianeti la sua musica. Ma scopriamo di più sulla biografia, i primi anni e la carriera del cantante. Sapevate, per esempio, che il suo nome d’arte è un omaggio al calciatore paraguaiano Gustavo Neffa, e che ha aperto un profilo ufficiale su Instagram, soltanto nel 2021?
Chi è Neffa: biografia e primi anni
All’anagrafe Giovanni Pellino, Neffa ha origini campane. Nasce infatti a Scafati, in provincia di Salerno, il 7 ottobre del 1967 ed è del segno della Bilancia. All’età di 8 anni segue la famiglia al nord, precisamente a Bologna, dove è cresciuto. Nella città della musica, nota anche per un’ondata punk molto significativa, il giovane Pellino frequenta l’Isola nel Kantiere, conosciuta semplicemente come “Isola”. Lì scopre per la prima volta, la scena musicale dell’hip hop underground.
A 15 anni Neffa si esibisce nel suo primo concerto, in una veste totalmente diversa da quella con cui lo conosciamo oggi. È infatti il batterista della cover band del fratello Gaetano, in cui milita per una decina di anni. Sempre a Bologna, Neffa viene a contatto anche con la scena hard core e negli anni ’80 con i Negazione gira Europa e Stati Uniti.
I primi successi
Nei primi anni ’90, Neffa approda su un altro “pianeta musicale”. Grazie ad alcune collaborazioni con altri esponenti dell’hip hop, con cui si esibisce infatti, ha l’occasione di sperimentare la tecnica del freestyle. Entra a far parte dei Sangue Misto con cui il successo arriva nel 1994 grazie al loro primo e unico album album in studio dal titolo “SxM”. Dopo l’esperienza con il gruppo hip hop, negli anni 2000 arriva per l’artista-astronauta il momento di sbarcare su un altro pianeta.
Anni decisamente fruttuosi per Neffa, a livello di composizione musicale e sperimentazione. Si avvicina alle sonorità della musica soul e nel 2001 arriva il suo primo grande successo con “Io e la mia signorina”, brano con cui l’artista ha messo la sua prima bandierina nelle classifiche radiofoniche del tempo. L’estate del 2003 è il momento per Neffa di lanciare un altro suo famosissimo singolo, “Prima di andare via”. Oltre al soul, Neffa si dedica anche alla sperimentazione dello swing e nel 2004 si presenta al Festival di Sanremo con “Le ore piccole”. Nel 2006 esce l’album “Alla fine della notte”, da cui vengono estratti altri famosissimi singoli, “Il mondo nuovo” e “Cambierà”.
Neffa: dal 2010 al 2021
Nel 2010 da un sodalizio tra Neffa e il rapper milanese J-Ax nasce il progetto “Due di Picche”, che da vita all’album “C’eravamo tanto odiati”. Titolo che rimanda a dei vecchi dissapori risalenti agli anni ’90, quando entrambi facevano parte della scena hip hop italiana. Il disco viene anticipato dai due singoli “Faccia come il cuore” e “Fare a meno di te”. Nel 2015 collaborerà ancora una volta con J-Ax, per il brano “Caramelle” contenuto nell’album “Il bello d’esser brutti”, in cui si può ascoltare anche “Uno di quei giorni”, brano di J-Ax in collaborazione con Nina Zilli, cantautrice piacentina ed ex fidanzata di Neffa.
Nello stesso periodo del progetto “Due di picche”, scrive e compone “L’amore che ho”, cantato dalla salentina Emma Marrone e il testo di “Un finale diverso”, di Marco Mengoni. Nel 2013 Neffa pubblica un altro suo successo dal titolo “Molto calmo”, per poi collaborare con il rapper Fabri Fibra nel singolo “Panico”. Non è la prima volta che collabora con l’artista però, poiché già nel 2002 fu il produttore per dell’album “Turbe giovanili”.
Dopo un periodo lontano dalle scene, nel 2021 Neffa ritorna con un’altra particolare sperimentazione. Si tratta di “Aggio perzo ‘o suonno”, singolo realizzato insieme ad uno degli idoli delle nuove generazioni, il rapper e cantautore campano Coez.