La trovata della performance a domicilio non è una novità, e sopratutto in questi tempi di crisi è un’iniziativa di cui va premiata l’intraprendenza e la costanza: sono ormai famose le rappresentazioni teatrali allestite in casa degli spettatori, mentre nella musica mancava qualcosa di simile.
A occupare questo vuoto imprenditoriale ci ha pensato Niccolò Bossini, che prendendo spunto da un’analoga iniziativa dei Foo Fighters (che hanno organizzato un concerto a casa del vincitore di un concorso) si è ispirato al detto “Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto”, e ha quindi pensato bene di portare i propri live a casa degli spettatori.
Cantautore emiliano, chitarrista in studio negli ultimi tre album e fedele membro della band live di Ligabue, ha denominato tale curiosa proposta #acasatour, con un simpatico gioco di parole che si avvale del segno dell’hashtag, a sottolineare la viralità dell’operazione.
Durante i concerti, cui sono presenti più o meno 40/50 persone alla volta, si esibiscono oltre allo stesso Bossini anche Matteo Tagliavini alla chitarra, Marco Massarenti al basso e Lorenzo Bigi alla batteria.
Avendo un rapporto diretto con il pubblico, con cui spesso si fa conoscenza prima dello show, si stabilisce un’intesa e una partecipazione emotiva molto forte: “Quando si va a casa dai fan si parla molto, ci si scambiano pensieri, opinioni. La fidelizzazione è totale. Chi assiste è letteralmente stregato e io me ne accorgo perché li ho a un metro da me, vedo le loro reazioni“.
Dopo il paese di Ballao in Sardegna e un appartamento di Milano le prossime tappe del singolare tour del musicista lo porteranno questa sera a San Piero a Ponti, provincia di Firenze, e domani 26 gennaio a Pompei. Ipotesi ancora del tutto aperte circa alcune trasferte al di fuori dei confini nazionali: “A me i piacerebbe portare #acasatour anche all’estero. Ma il sogno vero è di riuscire a organizzare una data a casa mia, nella mia città, per la prossima estate. Magari ad agosto. Ora siamo in fase ancora immaginativa, ma chissà che non ci riesca davvero”.
Foto: Facebook