Argomenti trattati
Niccolò Bettarini ha rilasciato la prima dichiarazione dopo l’aggressione di domenica scorsa che gli è costata un’operazione chirurgica, necessaria a rimettere in ordine il nervo di una mano danneggiato in profondità da una delle undici coltellate che gli sono state inflitte dal branco che lo ha aggredito all’esterno dell’Old Fashion di Milano.
Tutto è cominciato con una provocazione fuori dal locale da cui era appena uscito: è quello che racconta Niccolò Bettarini a completamento delle notizie che si sono recentemente rincorse in merito all’episodio di cui è stato vittima. Prima di essere aggredito da 10 persone infatti, Niccolò fu provocato da una serie di “buffetti” sulla faccia.
Il ragazzo ha raccontato che dopo la provocazione, a cui aveva tentato di non reagire, si è visto immediatamente circondato da circa dieci persone che nel frattempo lo avevano riconosciuto come figlio di Simona Ventura e Stefano Bettarini.
Il gruppo lo ha quindi aggredito con un coltello che nella stessa sera era anche stato introdotto nel locale aggirando le scarse misure di sicurezza di cui è dotato l’Old Fashion.
Le ferite inflitte con il coltello in questione sono state undici. Una soltanto di esse si è rivelata particolarmente grave, tanto da indurre i medici a operare Niccolò d’urgenza a una delle mani.
Zoe Esposito, amica (o fidanzata) di Bettarini, in quella violenta domenica mattina decise di accorrere in soccorso di Niccolò.
Anche davanti a una ragazza il branco non si è fermato. Dalla versione di Niccolò è emerso che, mentre era a terra, si è reso conto che anche Zoe veniva aggredita per aver tentato di difenderlo. Uno degli aggressori avrebbe colpito violentemente Zoe alla faccia con un calcio quindi, rendendosi conto che la questione stava rapidamente sfuggendo loro di mano, gli aggressori hanno deciso di dileguarsi rapidamente. Zoe non è mai stata in gravi condizioni, riportando solo qualche contusione di poco conto.
La ragazza ha anche confermato quello che lo stesso Bettarini ha dichiarato fin dal principio, cioè che il motivo scatenante dell’aggressione nei suoi confronti sarebbe da ricercare nel fatto che i suoi genitori siano personaggi noti della televisione.
A quanto emerso dai racconti dei testimoni e in particolare di Zoe, le persone che hanno aggredito Niccolò erano ben più di quei quattro che la polizia è riuscita a identificare e ad arrestare.
Gli altri sei, di cui si sono perse le tracce da quella sera, sono ancora oggetto delle ricerche delle forze dell’ordine.
I quattro già fermati in questi giorni stanno venendo interrogati dai giudici per le indagini preliminari, che hanno imputato loro diversi reati tra cui aggressione e tentato omicidio. Due di essi sono risultati pregiudicati, tanto che il fermo nei loro confronti è stato giustificato dal fatto che è concreto il rischio di reiterazione del reato.
Sul web stanno i commenti in merito alla vicenda si susseguono da due giorni, e molti utenti sostengono che al caso sia stato dato tanto rilievo e che ancora se ne parli soltanto a causa della notorietà dei genitori del ragazzo aggredito. Addirittura qualcuno sostiene che se si fosse trattato di una persona “normale”, le accuse mosse nei confronti degli aggressori sarebbero state meno gravi.