Vincitore del Premio Oscar per la miglior colonna sonora del film “La vita è bella”, Nicola Piovani è un grande talento e orgoglio nazionale.
Scopriamo il percorso del compositore dagli esordi al grande successo.
Nicola Piovani, nato a Roma il 26 maggio 1946, è un compositore e direttore d’orchestra italiano. Cresce con la passione per la musica suonando la tromba nella banda del paese, la fisarmonica e infine il pianoforte in cui si diploma al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano.
Nel frattempo Nicola si inserisce anche nei movimenti di contestazione entrando in un collettivo insieme al regista Silvano Agosti.
Realizzano diversi cinegiornali e qui Piovani ha la possibilità di realizzare la sua prima colonna sonora.
Esordisce ufficialmente con il lungometraggio “N.P. – Il segreto” con l’ormai amico Agosti. Nel frattempo suona in un locale di cabaret e si inserisce nell’ambiente facendo amicizia con Vittorio De Sica, ma anche con il compositore greco Manos Hadjidakis. Conosce poi Fabrizio De Andrè che lo sceglie come co-autore di due suoi album e accompagna Carlo Cecchi e la sua compagnia teatrale scrivendo le musiche dei suoi spettacoli.
Si fa notare anche da alcuni registi cinematografici che lo introducono nel settore tra cui Marco Bellocchio, Nanni Moretti e Federico Fellini per cui scrisse le colonne sonore degli ultimi tre film.
Intraprende poi un sodalizio di grande successo con Roberto Benigni, scrivendo la colonna sonora de “La vita è bella” con cui otterrà il Premio Oscar.
Piovani si dedica però per molti più anni al teatro, scrivendo musiche di scena per Carlo Cecchi, Luca De Filippo, Vittorio Gassman e tanti altri. Negli anni ’80 inizia a lavorare anche con Vincenzo Cerami e insieme a Lello Arena crea la “Compagnia della Luna”.
Nel decennio successivo si fa riconoscere poi per “La Pietà, stabat mater” diventata un messaggio di pacificazione ai popoli in Terra Santa.
Con l’arrivo del nuovo millennio piovani esordisce con “Concerto fotogramma”, uno spettacolo che unisce la sua esperienza cinematografica a quella teatrale. Seguono nei decenni successivi alcune opere di successo che si faranno ricordare negli anni, anche per le tematiche proposte. Torna poi a lavorare nel cinema anche internazionale scrivendo la colonna sonora per “L’Indomptée” di Caroline De Rois ottenendo riconoscimenti dalla critica europea.