Argomenti trattati
Nicole Kidman ha avuto l’occasione di riflettere e di approfondire il tema della violenza di genere grazie alla sua ultima interpretazione, quella di Celeste in Big Little Lies. Lo ha spiegato lei stessa in una lettera pubblicata sul The Guardian in cui l’attrice ha denunciato il fenomeno della violenza contro le donne soprattutto in questo 2020.
Nicole Kidman contro la violenza di genere
La violenza di genere è ancora più evidente quest’anno, è una delle ombre dell’emergenza sanitaria e del conseguente lockdown che ha colpito moltissime donne nel mondo. I dati sui casi di violenza sulle donne 2020 non sono incoraggianti, Nicole Kidman lo sa e ne ha preso ulteriormente coscienza grazie alla sua interpretazione del ruolo Celeste in Big Little Lies. La Kidman, che dal 2006 è ambasciatrice per le Nazioni Unite nel programma dedicato alle donne (UNFEM), ha spiegato la gravità del fenomeno in una lettera-articolo che ha pubblicato in esclusiva sul The Guardian in cui descrive l’impatto devastante degli abusi contro le donne che ha visto personalmente attraverso gli occhi del personaggio interpretato. Interpretazione per la quale ha vinto un Emmy e un Golden Globe.
L’articolo di Nicole Kidman
“Oltre al Covid-19, si è verificata una pandemia-ombra: la violenza contro le donne. Le chiamate ai numeri di emergenza sono aumentate fino a cinque volte nelle prime settimane della pandemia. E un problema che era già pervasivo prima del Covid-19 è diventato ancora più pressante. Immaginate com’è la vita per le donne e le ragazze che, come tutte noi, devono rimanere a casa per stare al sicuro dal Covid-19, quando la casa stessa non è un luogo sicuro. Dove vieni aggredita, maltrattata, manipolata o costantemente sorvegliata da partner o familiari […] Quando ho sentito per la prima volta che una donna o una ragazza su tre subiscono violenza durante la loro vita, sono rimasta completamente scioccata”.
“Interpretare il ruolo di Celeste, una donna sopravvissuta agli abusi domestici in Big Little Lies ha rafforzato la mia posizione su questo tema. Mi sono sentita molto esposta, vulnerabile e profondamente umiliata mentre raccontavo la sua storia, anche se interpretare quel personaggio non è niente in confronto a ciò che le donne in relazioni violente affrontano effettivamente ogni singolo giorno. Mantenevo la mia faccia coraggiosa durante le riprese, solo per tornare a casa e rendermi conto di quanto mi avesse colpito. […] Ricordare le storie di forza e resilienza delle sopravvissute e delle attiviste che ho incontrato mi ha spinto a prestare la mia voce a coloro che non hanno una piattaforma per condividere la propria”.
“Crescendo con una madre femminista, non mi è mai venuto in mente che potevo essere in svantaggio perché sono nata donna. Come madre, so quanto sia importante coltivare l’autostima, sfidare gli stereotipi e la discriminazione e dare l’esempio per le giovani generazioni. Dobbiamo iniziare presto a conversare a casa sui ruoli di genere e parlare con i nostri ragazzi e le nostre ragazze del consenso dell’autonomia corporea e della responsabilità”.
Kidman sottolinea quindi quanto sia fondamentale che ognuno dia il proprio contributo nel combattere questo fenomeno. Tutti noi possiamo fare la differenza correggendo i comportamenti sbagliati e condividendo la corretta informazione con i propri amici e conoscenti. L’attrice invita poi a fare donazioni alle organizzazioni che si occupano di contrastare la violenza di genere e a contattare i centri antiviolenza o le associazioni per capire come poter aiutare. La violenza di genere si è acutizzata con la pandemia in atto ma “Se sopravvivrà o no, dipende da tutti noi” ha concluso Nicole Kidman.
Leggi anche: Amish, un’inchiesta ha evidenziato una cultura degli stupri