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Nina Simone è stata una cantante jazz americana, attivista per i diritti civili.
Con la sua voce è riuscita a smuovere le coscienze degli americani degli anni Cinquanta e Sessanta. In una società come quella americana che negava agli afroamericani la dignità e l’uguaglianza, la musica jazz diventò presto un mezzo di comunicazione per l’integrazione. Ma chi era Nina Simone, famosa soprattutto per aver sostenuto i diritti degli afroamericani al fianco di Malcom X e Maya Angelou.
Eunice Kathleen Waymon, questo il vero nome di Nina Simone, nacque nel 1933 a Tryon, in North Carolina. Trascorse gli anni della giovinezza sotto il peso delle leggi della segregazione razziale, e questo la segnò profondamente. Fin da bambina fu in grado di mostrare il suo talento per la musica: Nina fu una bambina prodigio e a soli sei anni cominciò a studiare musica classica.
La comunità nera in cui viveva aveva creato una raccolta fondi per permettere a ragazzi di talento di portare avanti gli studi.
Fu proprio grazie all’aiuto della sua comunità locale che Nina riuscì a studiare musica. Negli anni Cinquanta si trasferì a New York, dove cominciò a lavorare come cantante e pianista. Da questo momento in poi, la musica e politica riempirono completamente la sua vita: mise progressivamente la sua voce a servizio delle battaglie per i diritti civili.
La sua prima canzone di protesta per i diritti dei neri, Mississippi Goddam, recita: «All I want is equality, For my sister, my brother, my people, and me».
È stata soprattutto un’interprete jazz, anche se il suo stile variava fra diversi generi dal soul, al blues, al folk e al gospel.
Nel 1958 ha debuttato con il suo primo album che comprendeva I loves you, Porgy e My baby just cares for me.
Nel corso della sua carriera musicale ha collaborato con molte case discografiche, per poi lavorare stabilmente con la “Philips“. Durante questo periodo sono usciti alcuni dei suoi pezzi più significativi, come Old Jim Crow e Mississippi Goddam, veri e propri inni per le lotte ai diritti dei neri.
Alla fine degli anni Sessanta, Nina Simone lasciò l’America e iniziò a girare il mondo. Le uscite dei suoi album si fecero sempre più diradate nel tempo, finché la cantante non abbandonò per qualche anno la discografia.
Per anni si ebbero pochissime notizie sul suo conto, fino al 1978, quando tornò a cantare con l’album Randy Newman.
Da questo momento in poi la sua carriera musicale si caratterizza per eclissi momentanee e successive riprese. Dopo l’album del 1978, infatti, scomparirà ancora dalla scena fino agli anni Ottanta, quando verrà riscoperta come icona jazz con l’album Nina’s Back del 1989. La cantante morirà 70 anni il 21 aprile 2003.