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Per via dell’incremento dei contagi nella città, il prefetto di Trieste ha vietato le manifestazioni no green pass in piazza, ma a lanciare un allarme è anche il sindaco Roberto Dipiazza: preoccupato per la brusca risalita dei casi di Covid-19 nella sua città, che dopo una lunga battaglia contro il virus sembra regredire drasticamente, teme che la città possa presto diventare “zona gialla”.
Finora 93 persone che hanno partecipato alle manifestazioni no green pass a Trieste sono risultate positive al coronavirus. Le proteste in piazza si sono rivelate un preoccupante focolaio.
Lo ha comunicato l’epidemiologo Fabio Barbone, a capo della task force del Friuli Venezia Giulia.
Nel corso della conferenza stampa in cui sono state annunciate le misure restrittive, Barbone ha dichiarato: “Sono persone che, al momento del tampone, hanno autodichiarato di avere preso parte a queste manifestazioni tra cui una parte minimale era lì per obblighi di lavoro. Sono per lo più soggetti non vaccinati, che, da quanto si vede nei video, erano senza mascherine, non operavano il distanziamento e sono state a contatto gomito a gomito per molte ore anche in situazioni che favoriscono il contagio, come cantare e urlare”.
Il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, ha commentato con durezza e criticità le continue manifestazioni in corso nella sua città, causa del disordine pubblico e di una nuova brusca risalita della curva epidemiologica. “Siamo vicini alla zona gialla. È un momento molto grave in cui non c’è più rispetto delle regole, ora basta. Chiederò il rispetto delle regole e lo farò anche al limite della legge”, ha dichiarato.
Poi ha sottolineato: “Quello che ho visto nelle ultime settimane non solo ha danneggiato l’immagine della città, ma rischia di farci tornare indietro e questo sarebbe una follia. Finiamola con le manifestazioni che hanno portato a questo disastro. Non è più tollerabile che poche persone danneggino la città dal punto di vista dei contagi e dell’immagine. Mai avrei pensato di vedere nella mia vita quello che ho visto in Piazza Unità d’Italia con la gente che addirittura ci dormiva.
Non poteva che succedere quello che è successo”.
Anche Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia, ha commentato la situazione dilagata a Trieste.
“Stiamo facendo questa battaglia proprio per evitare nuove restrizioni. Perché se tutti rispettano le regole i rischi si abbassano. Peraltro qualcuno dice “andando in autobus c’è lo stesso rischio delle manifestazioni”. No, perché in autobus stai con la mascherina, non urli e non canti in faccia al tuo vicino, quasi sempre sei vaccinato.
Nelle manifestazioni non sono vaccinati, sono senza mascherina, urlano e cantano tutto il tempo”, ha fatto sapere.