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Fabrizio Corona a Non è L’Arena ha dato spettacolo. Il suo intervento al programma dell’amico Giletti era stato programmato da settimane e tutti si aspettavano, come in effetti è successo, che Corona raccontasse la sua verità provocando reazioni infuocate da parte di interlocutori che erano messi lì apposta a sollevare polemiche. E’ andato tutto come previsto e lo spettacolo ne ha giovato. A Giampiero Mughini è stato offerto un posto come nano da giardino!
Fabrizio Corona show
Fabrizio Corona ha costruito intorno alla sua persona un personaggio vittima degli eventi e soprattutto di una giustizia inefficace che si sarebbe accanita contro di lui. In pratica Fabrizio Corona si è auto nominato personaggio scomodo e, in quanto tale, ingiustamente preseguitato dalla giustizia. Questa retorica e questa narrativa, che trapela da ogni suo intervento social o pubblico, ha avuto un successo enorme, tanto da far uscire Corona dal carcere con uno stuolo di fan pronti ad accoglierlo e a sostenerlo.
Naturalmente, ci sono moltissime persone – i giudici ad esempio – i quali ritengono che la sua condanna e la rieducazione finalizzata alla disintossicazione da alcool e droga non fossero soltanto giuste ma anche necessarie.
Ad ogni modo, l’atteggiamento di Corona fa notizia ed è stato estremamente intelligente da parte di Giletti voler dare spazio televisivo all’ex re dei paparazzi, consentendogli per la prima volta di raccontare l’intera storia dal proprio punto di vista, cioè con l’autocompiacimento e l’autoglorificazione con cui Corona parla sempre di se stesso quando gliene si dà la possibilità.
Il racconto dell’arresto
Molto interessante è stato il racconto dell’arresto dal punto di vista dell’arrestato. Corona ha dipinto l’intera vicenda come una sorta di violenza personale a cui è stato esposto anche il figlio Carlos, che era arrivato in casa pochissimi minuti prima dei dodici agenti che intervennero a prendere e a scortare in carcere Fabrizio Corona.
È stato uno dei giorni più brutti della mia vita, ho subito uno degli abusi più grandi da parte delle istituzioni. Quel giorno suona il citofono arriva mio figlio esattamente pochissimi minuti dopo, dodici agenti della polizia sono entrati in casa urlando. Mia madre piangeva e mio figlio era terrorizzato. Hanno fatto finta di non vederlo e mi hanno portato via con la forza. Mio figlio ha vissuto tre mesi di imperturbabilità.
Lo scontro con Giampiero Mughini
Il modo in cui Corona ha descritto se stesso come una vittima degli eventi fin dal momento in cui è cominciata la sua permanenza nei carceri italiani, ha fatto letteralmente uscire dai gangheri Giampiero Mughini, scrittore e opinionista chiamato da Giletti a fare da “controcanto” a Corona.
E’ apparso immediatamente chiaro che Mughini non tollerasse l’atteggiamento di troppa accondiscendenza con cui il “povero” Corona veniva trattato in trasmissione e anche il modo vittimistico con cui Fabrizio spostava se stesso dalla parte di chi ha commesso reato a quella della vittima.
La reazione di Corona non si è fatta attendere, ed è stata offensiva:
Sei un poveraccio da due soldi. Ti compro e ti metto in giardino a scrivere libri, magari ne vendi uno. Oltre che l’estetica ti insegno anche il giornalismo!
Mughini, tagliente: “Sei solo un buffone analfabeta!”
Polemica contro Selvaggia Lucarelli
Fabrizio Corona e Selvaggia Lucarelli non hanno mai avuto un buon rapporto, a causa del fatto che la Lucarelli ha sempre fortemente criticato la figura e i comportamenti sopra le righe di Corona. Quest’ultimo però non ha mai potuto digerire il fatto che la Lucarelli avesse riportato in maniera inesatta i fatti di una rissa in cui Corona sarebbe stato coinvolto.
La signorina in questione, quando io ho fatto la pseudorissa, ha dichiarato sul giornale che erano le 23 quando è successo e mi dovevano arrestare. Erano le 8 di sera, i filmati l’hanno smentita. Perché non è venuta questa sera? Io penso che abbia accanimento e frustrazione contro di me, e anche un po’ di gelosia perché non ci sono mai stato. Perché anni e anni che vuole il mio corpo e io non glielo do.