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Una scena straziante ed un’immagine dal potenziale emotivo e drammatico molto forte, riassumono cosa sia davvero la guerra in Ucraina. Un padre ha perso il figlio a causa delle bombe e resta seduto lì, in silenzio, accanto al suo corpo senza vita mentre gli tiene la mano.
Non lascia la mano del figlio 13enne ucciso per strada in Ucraina
Le bombe sotto cui è deceduto il 13enne, insieme ad altre tre persone, sono quelle lanciate dalla Russia sul distretto di Saltivskyi, a Kharkiv. Un uomo era alla fermata dell’autobus con suo figlio, non si sa dove erano diretti, forse a casa. Improvvisamente l’esplosione, e quel ragazzino di 13 anni è caduto al suolo privo di vita. Il padre, disperato, ha fatto la cosa più naturale che potesse fare: tenergi la mano. Mentre la salma è stata avvolta da una coperta termica è arrivato un’agente di polizia che ha provato a consolare l’uomo che piange disperato. Questa è una delle tante scene di guerra e la foto rappresenta il dramma che vivono i civili ucriani, le famiglie e i bambini.
La denuncia dell’Unicef
Sul tema è intervento l’agenzia delle Nazioni Unite Unicef che ha dichiarato: “Il persistere della guerra continua a mettere sempre più a rischio la vita dei bambini ucraini, intrappolati e sfollati nel paese, o rifugiati in quelli di arrivo“. Anche il portavoce di Unicef Italia, Andrea Iacomini, ha detto che “Oltre 15,4 milioni di persone sono in fuga, in maggioranza madri e bambini, considerando oltre 6,3 milioni di sfollati in Ucraina e 9,1 milioni di rifugiati nei paesi limitrofi. Sono inoltre più di 3 milioni i minori in Ucraina e 2,25 milioni i minori rifugiati nei paesi d’arrivo che hanno urgente bisogno di assistenza umanitaria”.
Fonte Foto: AP Images/A. Marienko