Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi

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Basta rimandare a domani!

Le cose da fare, le spese, le bollette…

A chi non è capitato almeno una volta di rimandare a dopo cose che avrebbe potuto fare prima? Questo comportamento è detto procrastinazione.

Qui di seguito, sono forniti avete alcuni suggerimenti per comprendere e modificare questo atteggiamento che può avvelenarti la vita.

Le cause di questa cattiva abitudine.

Questa tendenza, che consiste nel rimandare al giorno dopo ciò potrebbe essere fatto prima, può esprimersi in vari settori: sul lavoro, nella vita quotidiana e nel campo affettivo.

Per liberarsene, è importante cercarne le cause.

Contrariamente a quello che si crede, la procrastinazione, che a volte è accompagnata da un grande senso di colpa e da un’incapacità ad agire, è legata molto raramente alla pigrizia e molto più spesso è causata da una forma di ansia.

> La paura del fallimento.

Di fronte ad alcune decisioni, progetti o missioni, ci si può sentire incompetenti, si può aver paura di non di riuscire a portarli a termine, o di ricevere delle critiche.

Allora, come uno struzzo, si mette la testa sotto la sabbia e non si vuole far fronte a ciò che, invece, deve essere affrontato.

> La necessità di perfezione.

Una festa da organizzare, un’idea da mettere in pratica, tutto deve essere perfetto. Questo desiderio di perfezione assoluta, di raggiungere degli obiettivi quasi irraggiungibili, può inibire il perfezionista.

> La paura del successo.

Può sembrare un paradosso,ma a volte raggiungere il proprio fine può angosciare gli iperattivi.

Questo timore è legato alla paura del vuoto. Rimandare, permette di ritardare questo momento.

Vale a dire: non bisogna drammatizzare questa abitudine. Alcuni rendono di più quando sono sotto stress e per loro l’adrenalina legata alle situazioni d’urgenza è estremamente stimolante.

Consigli per imparare ad agire immediatamente!

> Avere fiducia in se stessi: è più facile a dirsi che a farsi! La procrastinazione, infatti, spesso è legata ad una mancanza di stima in se stessi e nelle proprie capacità.

È importante, quindi, imparare a lavorare su se stessi, da soli o con l’aiuto di un terapeuta.

> Gestire meglio il tempo: l’orologio è il tuo peggiore nemico! Per evitare di dover recuperare i minuti e i giorni che hai perso, impara ad organizzarti. Fai un elenco delle cose che devi fare, fissando però degli obiettivi ragionevoli.

È preferibile iniziare con 3 o 4 cose da fare in giornata, piuttosto che demoralizzarsi di fronte ad un elenco interminabile di obiettivi da raggiungere.

Senza dimenticare il piacere che proverai nel cancellare, man mano, le cose che sarai riuscito a fare!

> Liberati dalle occupazioni secondarie: è incredibile quante cose da fare si possono trovare, quando non ci si vuole dedicare al principale compito che ci aspetta. Si telefona alle amiche, si mettono in ordine le scarpe, si passano delle ore su Internet. Ma basta! Identifica queste occupazioni sostitutive, a costo di disconnetterti dal mondo esterno lasciando che la segreteria si occupi di rispondere al telefono, per esempio.

> Progetta

Immaginate per un attimo la sensazione di benessere che proverai quando avrai portato a termine i famosi compiti che ti paralizzano. Prendendo coscienza del benessere che ti aspetta, farai il necessario per raggiungerlo al più presto.

Ad ogni modo, non puoi evitare di affrontare le situazioni che temi: tanto vale, quindi, agire immediatamente!